Montichiari (Brescia), 14 luglio 2018 - Circa 20mila euro è la somma che due coniugi monteclarensi, un 46enne e una cinquantenne, sono riusciti a racimolare truffando sui social in un periodo da settembre del 2017 a marzo del 2018. Da gennaio di quest'anno, alla coppia si è aggiunto anche il fratello del marito, un 55enne, sempre di Montichiari. Tutti sono incensurati ad eccezione del 46enne. La tecnica era semplice: postare allettanti inserzioni sulle principali piattaforme di vendita attraverso account creati a hoc con dati fittizi e chiedendo il pagamento di anticipi su carte prepagate. Gli oggetti proposti erano vari: trattori agricoli, ricambi per trattori, utensili.
A individuare la piccola impresa familiare sono stati i carabinieri di Montichiari partendo da una querela presentata in quella stazione dei militari dell'Arma. L'attività di indagine è stata svolta quasi prevalentemente in ambito informatico dove i tre hanno, inconsapevolmente, comunque lasciato tracce e riferimenti. Le inserzioni, tra l'altro, erano persino corredate della fotografia degli oggetti. Anche il recapito telefonico, indicato negli annunci era intestato a persone inesistenti e serviva a rendere credibile il venditore e a perfezionare le vendite, fornendo indicazioni sull'oggetto e accordi per il pagamento, generalmente con anticipo su una prepagata e saldo alla consegna che naturalmente non avveniva mai. Circa 40 le truffe messe a segno dalla banda cui i carabinieri sono potuti risalire, ma probabilmente molte di più quelle che neppure hanno sporto la denuncia.