Gardone Val Trompia, arrestata una truffatrice di cuore e di soldi

Una 35enne ai domiciliari dopo avere spennato uomini soli

 In poco tempo la donna carpiva la fiducia delle ignare vittime

In poco tempo la donna carpiva la fiducia delle ignare vittime

Gardone Val Trompia (Brescia), 16 novembre 2018 - Si metta una donna giovane, bella, furba, senza scrupoli. Poi si aggiungano uomini soli, bisognosi di affetto per svariati motivi. Ecco: mischiando questi elementi si ottiene la ricetta della truffa seriale stroncata nelle scorse ore dai carabinieri della Compagnia di Gardone Val Trompia.

La circonvenzione procedeva sempre secondo un copione collaudato: grazie all’avvenenza, la donna non aveva problemi ad avvicinare il “pollo” di turno. In breve tempo, la signora, si dichiarava perdutamente innamorata della preda. Una bugia che, in persone sole, faceva cadere in persone sole ogni tipo di difesa. A questo punto iniziava a infierire. In pratica, a stretto giro temporale, la 35enne italiana raccontava al compagno di essere rimasta vittima di una serie di sventure e disgrazie: una volta un incidente stradale, un’altra un aggressione con rapina, altre ancora improvvisi problemi di ogni tipo. In tal modo riusciva facilmente a mettere le mani sui bancomat o i conti correnti dei malcapitati. Oppure otteneva dei lauti prestiti che, puntualmente, venivavno spesi per beni di lusso o vacanze. In un caso i carabinieri hanno accertato che la signora era riuscita a sottrarre il libretto degli assegni del “fidanzato” utilizzandolo per una lunga serie di acquisti di legname subito rivenduti realizzando dei buoni profitti. Prosciugato il conto, all’ignaro truffato veniva pure contestata l’emissione di assegni scoperti.

Ma l'anedottica sulla truffatrice non si ferma qui: un altro innamorato è riuscito a consegnarle la bellezza di 50mila euro - i risparmi di una vita - dietro la promessa della costituzione di una società capace di generare dei facili guadagni: per convincerlo, la donna ha pure mostrato dei documenti ovviamente falsi. I carabinieri, dopo la prima denuncia, sono riusciti a ricostruire tutte le malefatte della signora che, per oridine del Gip di Brescia, su richiesta della Procura, è stata arrestata e messa agli arresti domiciliari.