Brescia, anziana truffata di tutti i risparmi

La donna è stata raggirata per 40mila euro da un promotore finanziario

Le truffe agli anziani, una piaga che non conosce crisi

Le truffe agli anziani, una piaga che non conosce crisi

Brescia, 16 marzo 2018 - Davanti alla promessa di interessi annui netti del 10% sono caduti anche gli ultimi dubbi circa la bontà dell’investimento e nel luglio del 2014 attraverso il consulente finanziario di famiglia, un professionista bergamasco di 51 anni, ha sottoscritto il contratto proposto da una società con sede in un paradiso fiscale non molto lontano dall’Italia. In mano al consulente - e nella disponibilità della società finanziaria - la signora, una donna bresciana classe 1936 che con i figli da anni opera in città nel settore della ristorazione, ha versato 40mila. Poche settimane dopo la firma del contratto sono così partiti due bonifici destinati alla società finanziaria che, come da accordi, si sarebbe accollata il compenso del 51enne consulente bergamasco. Alla fine del primo anno i 4mila euro di interessi sono regolarmente arrivati poi più nulla. Il consulente è sparito e si sono volatilizzati i soldi: sia quelli promessi, che quelli inizialmente investiti. La donna ha quindi cercato di contattare sia la sede della finanziaria che il promotore di famiglia. In entrambi in casi non è riuscita a ottenere nulla.

Dalla finanziaria le è stato chiesto di inviare una montagna di documenti personali per potere ottenere la restituzione del capitale investito (una settimana fa la società con una mail le avrebbe fatto capire che difficilmente questo potrà accadere), mentre il 51enne bergamasco prima le ha promesso di occuparsi personalmente della vicenda quindi si è dato alla macchia non rispondendo più alle telefonate della donna e dei suoi familiari. Così lo scorso novembre la signora ha capito di essere rimasta vittima di quella che appare come la più classica delle truffe finanziarie. L’anziana non si è arresa e con i figli ha cercato di avere qualche informazione in più sul consulente di cui si era fidata.

E’ bastato entrare in Internet e digitare il suo nome per scoprire che una delibera della Consob datata 8 novembre 2017 lo aveva sospeso dall’esercizio dell’attività di consulente finanziario per «avere violato l’obbligo del cosiddetto monomandato e per avere svolto attività di offerta di prodotti finanziari da parte di soggetto fuori sede e non autorizzato». Nelle scorse la signora e i figli hanno quindi denunciato la vicenda. L’indagine della Procura potrebbe nelle prossime settimane allargarsi individuando altri soggetti rimasti vittime del raggiro.