Tre etti di hascisc nel borsello: baby spacciatore seriale in cella

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A sedici anni è già finito al centro di una decina di procedimenti penali, quasi tutti per spaccio di droga, eppure gira ancora tranquillamente con addosso tre etti di hascisc. E si porta dietro pure uno storditore elettrico. Risultato: il carcere. Destinatario della misura cautelare restrittiva è uno studente della Scuola Bottega in città. Un sedicenne nato in Moldavia che vive in Italia da molti anni, il quale a dispetto della giovane età pare abbia fatto ‘carriera’ nel settore dello smercio di stupefacenti. Gli agenti del commissariato Carmine, in collaborazione con i colleghi della squadra Mobile, lo avevano intercettato lo scorso 23 novembre in zona stazione. Intendevano sottoporlo a controllo, ma il giovanissimo si era dileguato alla velocità della luce mollando a terra il borsello che aveva a tracolla. All’interno i poliziotti vi avevano trovato circa trecento grammi di ‘fumo’ di tipo hascisc e uno storditore elettrico da contatto, strumento da difesa in libera vendita che tuttavia non è consentito portare in giro se non rischiando una denuncia per porto abusivo di oggetti atti a offendere. In conseguenza del pedigree criminale del ragazzino, un irriducibile, la Procura dei minorenni si è risolta a chiedere una misura cautelare in carcere, unico sistema per evitare la sicura reiterazione del reato.

Richiesta che è stata accolta dall’autorità giudiziaria. Così nelle scorse ore gli uomini della Polizia di Stato hanno rintracciato il destinatario e l’hanno accompagnato in cella, al Beccaria di Milano.

B.Ras.