Trasporto pubblico, in arrivo la stangata

Previsto un adeguamento sostanzioso delle tariffe a causa del caro benzina, del Covid che ha fatto perdere utenti e anche dei “portoghesi”

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di Federica Pacella

Calano gli utenti, aumentano i costi del carburante, cresce l’evasione. Un mix perfetto che renderà inevitabile, già a settembre, un ritocco all’insù per i biglietti del trasporto pubblico. Dalla Regione, a luglio, dovrebbe arrivare una delibera per adeguare i prezzi alle dinamiche inflattive, dopo lo stop del 2020 e 2021. Ma al di là della scelta della Regione, l’incremento è necessario per riuscire a mantenere i servizi. "Le tariffe – spiega Giancarlo Gentilini, presidente Agenzia Tpl Brescia – sono ferme da parecchi anni, mentre le dinamiche inflattive hanno ripreso a correre. A questo si deve aggiungere che nel frattempo sono stati rinnovati i contratti di lavoro dei dipendenti delle aziende di trasporto e che si sta lavorando alla messa in servizio di autobus nuovi, ecologici, che hanno vantaggi ma anche dei costi ulteriori. Questo insieme di caratteristiche porta a dire che è difficile ipotizzare di non intervenire sulle tariffe, anche per scelta nostra, non solo della Regione". Nel 2021, il combinato disposto di smartworking, green pass, Dad, paura dei contagi ha fatto sì che i passeggeri annuali del Tpl nel bresciano siano stati 22,9 milioni, meno della metà dei 51,5 milioni del 2019, in calo addirittura rispetto ai 23,1 milioni del 2020, anno di Covid, nonostante i servizi di trasporto siano stati erogati per intero. Dimezzati anche i ricavi per le aziende di trasporto, passati dai 38,6 milioni del 2019 ai 17,8 del 2021 (pari al 2020). Il trend non è migliorato nel 2022, con la differenza quest’anno non è previsto nessun ristoro.

Ancora non sono state assunte decisioni, ma l’ipotesi, esposta nel corso della Conferenza locale del Trasporto pubblico del bacino di Brescia, è che servirebbe un adeguamento del 6-7% per i servizi extraurbani e del 7,5-9% sull’area urbana. Tutto da vedere come saranno distribuiti gli aumenti. "La Regione prevede un meccanismo per cui questi adeguamenti devono mantenere gli equilibri tra le diverse tipologie di abbonamenti e corse semplici". L’Agenzia bresciana spera invece di poter avere un maggiore grado di flessibilità, per cercare di incentivare gli abbonamenti piuttosto che le corse semplici, per avere un minore grado di evasione. "Molte famiglie non hanno fatto gli abbonamenti annuali, viste le incertezze sulle aperture delle scuole. Così, soprattutto sull’extraurbano, molti hanno così usufruito del servizio senza avere l’abbonamento né pagare il biglietto". Resta, secondo Gentilini, anche un tema più generale: "Gli aspetti economici – conclude – influenzeranno in maniera determinante la possibilità di effettuare compiutamente le previsioni del programma di bacino".