Trasporto pubblico e cooperative sul piede di guerra

Il sindacato di Arriva ha invitato gli autisti a non fare straordinari. A Roncadelle 30 lavoratori legati alla Rhenus a casa senza stipendi

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"Attenersi scrupolosamente al proprio turno, negando ogni ulteriore disponibilità a straordinari e spostamento riposi fino a nuove indicazioni". Questa l’indicazione arrivata agli autisti di Arriva, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico extraurbano nel Bresciano dalla Rsu. La lettera è del 30 ottobre ed è scattata dopo il mancato accreditamento degli stipendi. La retribuzione sarà accreditata a partire da oggi, ma per gli autisti è stata un po’ la goccia che ha fatto traboccare il vaso, colmo, a dire della Rsu, per rifiuti di permessi Rsu, 104, riposi settimanali saltati, rigetto di richieste di ferie, smembramento e rattoppi di turni dal mensile. L’evoluzione degli ultimi giorni fa intuire che la questione Green pass non è probabilmente il principale problema che ha portato nelle ultime due settimane alla soppressione, in alcune giornate, di più di un centinaio di corse. "Pochi assenti per il ‘green caos’ – si legge nella missiva – non spiegano le croniche defezioni all’organico". A monte, un problema cronico e diffuso nel settore dei trasporti, ovvero la carenza di autisti rispetto a fabbisogno: secondo fonti sindacali, in Arriva ne mancherebbero un centinaio su un totale di 500.

La trattativa tra sindacati ed azienda è in corso, ma poiché la questione riguarda l’intero sistema del Tpl ed anche il sistema scolastico (è stato studiato un piano per ‘incastrare’ il 100% di studenti in presenza in classe con l’80% di capienza dei mezzi) la vicenda è attenzionata anche dal tavolo prefettizio. Altro braccio di ferro tra lavoratori e azienda è in corso nell’ambito della logistica. A Roncadelle, 30 lavoratori delle cooperative Ital Log e Deliverando, legate alla tedesca Rhenus Logistic (che si occupa di trasporto e montaggio mobili per conto di Ikea) sarebbero stati lasciati a casa, senza stipendio dal 25 ottobre, in seguito all’apertura di una vertenza contro i propri datori di lavoro, all’interno della quale avrebbero denunciato condizioni di lavoro insostenibili. Del caso, sollevato dal sindacato Usb, si è interessato anche il consigliere regionale Dino Alberti (M5S) che ha annunciato di voler scrivere a Prefettura, Ispettorato del Lavoro e di voler portare, se necessario, la questione in Commissione Attività Produttive e Lavoro del consiglio regionale. "Chiederò che i lavoratori siano ascoltati dai loro datori di lavoro, ma che questo confronto coinvolga anche un responsabile Ikea". F.P.