Tragedia dopo la serata in quota. Cade nella scarpata e muore

Como, scivolone fatale lungo il sentiero che porta dall’Alpe del Vicerè alla baita Patrizi

Tragedia dopo la serata in quota. Cade nella scarpata e muore
Tragedia dopo la serata in quota. Cade nella scarpata e muore

Un lungo scivolone lungo la scarpata, che non gli ha lasciato scampo. Aldo Riva, 42 anni di Senna Comasco ma originario di Lurate Caccivio, è morto venerdì notte, mentre camminava lungo il sentiero che porta dall’Alpe del Viceré alla Baita Patrizi. L’allarme per il suo recupero è scattato verso mezzanotte e mezza, quando gli amici che erano con la vittima, hanno allertato il centralino e, in pochi minuti, le squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Erba con gli specialisti soccorso alpino fluviale, e squadre del soccorso alpino della Stazione Triangolo Lariano, assieme al 118, che sono intervenuti in una zona circoscritta all’interno dell’area boschiva e impervia, indicata dagli amici di Riva. Ma quando l’uomo è stato raggiunto, sul fondo della scarpata lungo cui era scivolato, non c’era più nulla da fare. Oltre alle squadre da terra era stato allertato anche l’elisoccorso, rientrato dopo la constatazione di decesso da parte del medico, che ha lasciato posto alle operazioni di recupero. Per riuscire a portare il corpo fino a sentiero, per un tratto così lungo e accidentato, le squadre di soccorso hanno dapprima utilizzato la tecnica del contrappeso con le corde, e poi lo hanno trasportato con la barella portantina fino alla Baita Patrizi e da lì all’Alpe del Viceré. Qui, per il trasporto a valle, lo attendeva un mezzo fuoristrada. L’intervento si è concluso ieri mattina all’alba. Riva stava andando a riprendere la sua auto che aveva parcheggiato a valle, dopo aver passato la serata con gli amici alla Baita Patrizi. Il corpo è stato portato in ospedale a disposizione del magistrato di turno della Procura di Como, Simone Pizzotti, che domani darà l’incarico per svolgere l’autopsia e tutti gli ulteriori accertamenti sanitari ritenuti utili, ma allo stesso tempo saranno disposte verifiche anche sul sentiero, per capire se era in sicurezza e sufficientemente illuminato, a fronte del fatto che si tratta di un collegamento la cui fruizione avviene anche in ore notturne o comunque al buio. Paola Pioppi