Timken in Regione, l’azienda ribadisce: "Chiudiamo"

Ancora giorni di confronto e lavoro sindacale alla Timken di Villa Carcina, dove i lavoratori continuano il presidio permanente e lo sciopero che servono a chiedere alla multinazionale americana da cui dipendono di non chiudere il sito produttivo bresciano. Da quasi due settimane le maestranze aziendali hanno incrociato le braccia senza ottenere alcun risultato. Ieri l’azienda, per voce del direttore Francesco Contolini, ha ribadito di fronte alla IV Commissione della Regione Lombardia la propria posizione e rimarcato la decisione di esser intenzionata a serrare i battenti. Fra i presenti anche il presidente della Provincia Samuele Alghisi, ilsindaco di Villa Carcina Moris Cadei e il presidente dei sindaci triumplini Gianmaria Girardini e delle rappresentanze di Fiom e Rsu aziendale.

"Di fronte a Regione Lombardia abbiamo proposto di non chiudere e di cominciare un cammino produttivo mirato a conservare posti di lavoro e stabilimento – spiega il segretario provinciale della Fiom Antonio Ghirardi – anche attraverso ammortamenti ordinari. L’azienda è rimasta sulle sue posizioni, con nostro enorme dispiacere. Per noi questi 106 addetti sono importanti. Vogliamo che restino al loro posto".

In mattinata i dipendenti e sindacalisti hanno svolto un’assemblea alla presenza del segretario nazionale della Fiom Michele De Palma: "Domani al Mise porteremo domani al tavolo automotive le richieste emerse questa mattina nell’assemblea del Consiglio Generale della Fiom-Cgil di Brescia con i lavoratori e le lavoratrici. I ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro, con tutte le Istituzioni, intervengano per garantire un confronto che permetta la continuità occupazionale e una transizione industriale che salvaguardi l’occupazione". Milla Prandelli