Terrorismo, arrestato foreign fighter italo-marocchino/ VIDEO

Nato a Brescia, nel 2013 si era unito in Siria prima alle milizie qaediste e poi a quelle dello Stato Islamico partendo dalla Germania, dove si era trasferito

Arresto foreign fighter italo-marocchino (Frame video polizia)

Un fermo immagine tratto da un video della polizia mostra un momento dell'arresto di un foreign fighter italo-marocchino in Siria dalla Polizia nell'ambito di un'indagine della procura di Brescia partita nel 2015, 28 giugno 2019.

Brescia, 28 giugno 2019 - Un foreign fighter italo-marocchino è stato arrestato in Siria dalla Polizia nell'ambito di un'indagine della procura di Brescia partita nel 2015. Nei confronti del 25enne , che è già arrivato in Italia, pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo. 

Samir Bougana, nato in provincia di Brescia, aveva raggiunto la Siria nel 2013 partendo dalla Germania, dove si era trasferito e dove si era radicalizzato entrando a contatto con ambienti integralisti islamici. E sono state proprio le autorità tedesche ad inviare una segnalazione all’Antiterrorismo della Polizia: gli agenti di Berlino avevano iniziato infatti ad indagare sulla moglie di Bougana, una donna di origine turca che si era trasferita anche lei in Siria.

La coppia ha avuto tre figli, nati tutti e tre durante il conflitto. Sono così partite le indagini prima della Digos di Mantova e poi di quella di Brescia, che hanno portato all’arresto di oggi. Un’operazione resa possibile grazie anche alla stretta collaborazione con l’Fbi e al contributo degli uomini dell’Aise, l’Agenzia per la sicurezza esterna, e della Farnesina: sono stati infatti gli americani a tenere i contatti con le forze curdo-siriane alle quali Bougana si era arreso ad agosto 2018.

"Le alternative al suo ritorno in Italia erano inaccettabili per la nostra costituzione e per questo ora è sotto il nostro controllo e sarà interrogato" ha detto il sostituto procuratore di Brescia Erica Battaglia, titolare dell'inchiesta. "Le nostre accuse nei suoi confronti sono state avvalorate da un giudice. Bougana ha sempre reso dichiarazioni che hanno confermato il quadro accusatorio anche attraverso interviste alla stampa - ha aggiunto il magistrato bresciano -. Ha spiegato di essere stato quattro anni nello Stato islamico. Era indagato dalle autorità italiane prima che venisse arrestato dai curdi. Ora - ha aggiunto il pm - ci potrà spiegare le tecniche di addestramento che potranno esserci utili per nuove indagini".