Terrorismo, espulso kosovaro arrestato a Brescia

Il 24enne era stato arrestato dalla Digos di Brescia con l'accusa di apologia del terrorismo, poi scarcerato dal tribunale del Riesame per mancanza di gravi indizi di colpevolezza

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Brescia, 30 novembre 2016 - È stato espulso dall'Italia il 24enne Gaffur Dibrani, arrestato dalla Digos di Brescia con l'accusa di apologia del terrorismo, poi scarcerato dal tribunale del Riesame per mancanza di gravi indizi di colpevolezza. Il giovane, residente da dieci anni con la famiglia a Fiesse ( Brescia), è stato imbarcato questa mattina su un volo destinazione Kosovo in virtù di un provvedimento del Ministero dell'Interno convalidato dal Tribunale di Brescia.

La notizia arriva dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in un comunicato: "Sale cosi' a 127 il numero degli espulsi da gennaio 2015 a oggi nel contrasto all'estremismo religioso, di cui 61 dal primo gennaio 2016", sottolinea Alfano. Il kosovaro è un 26enne, residente a Fiesse, in provincia di Brescia. Le indagini di Polizia hanno documentato che lo straniero era collegato al circuito di un foreign fighter marocchino, partito da Brescia nel settembre 2013 per raggiungere il teatro bellico siro-iracheno dove si era unito alle milizie dell'autoproclamato Stato Islamico. "Il profilo Facebook del kosovaro - afferma Alfano - e' apparso subito molto interessante perche' conteneva documenti e file di propaganda jihadista, nonche' contatti con due noti islamisti, un tempo presenti in Italia e gia' destinatari di miei provvedimenti di espulsione. Inoltre, era impegnato in azioni di proselitismo nei confronti di alcuni utenti del web, esortandoli ad unirsi al Califfato".