Tentata violenza sessuale, Andrea Pavarini di nuovo a processo

Alla sbarra il giardiniere 34enne già condannato all’ergastolo per l’omicidio di Francesca Fantoni

Si è aperto - ed è stato subito rinviato all’8 novembre - il nuovo processo ad Andrea Pavarini, il 34enne giardiniere di Bedizzole già condannato all’ergastolo per avere nel gennaio 2020 stuprato, massacrato a calci e pugni e strozzato nel parco pubblico del paese Francesca Fantoni, affetta da ritardo a mentale. Tentata violenza sessuale, lesioni personali e molestie ai danni di due sconosciute sono i reati contestati in questo procedimento. I fatti risalgono al 17 e 18 gennaio 2018, prima del delitto, dunque, e vedono come parti offese appunto due signore - entrambe hanno raccontato la propria versione durante il dibattimento per l’omicidio Fantoni - nelle quali Pavarini si imbattè per strada casualmente.

La prima era una mamma 29enne che spingeva il passeggino, incontrata a Bedizzole. Ossessionato dalla sfera sessuale e incapace di controllarsi, Pavarini è accusato di essersi buttato addosso alla malcapitata, di averla spinta per terra e di aver provato a spogliarla, non riuscendoci solo per la forte reazione della vittima, finita in prontosoccorso con lesioni giudicate guaribili in sette giorni. Il giorno seguente invece il giardiniere avrebbe seguito una 25enne nei bagni pubblici della stazione di Desenzano, si sarebbe arrampicato su un muro per spiarla e all’uscita l’avrebbe approcciata con frasi lascive. Pavarini sta affrontando anche il processo d’appello per l’omicidio Fantoni, nell’ambito del quale i giudici hanno disposto una nuova perizia psichiatrica. A valutare il suo stato mentale sarà lo psichiatra milanese Marco Lagazzi, che avrà tempo fino al 17 giugno.