"Tanti disposti a dare una mano Ma non basta"

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Quasi 1.700 pacchi alimentari consegnati in tutta Italia in un anno. Gli ultimi 100 sono stati distribuiti a Reggio Calabria, a metà luglio, nelle parrocchie di San Luca e in quella di Cannavò, alla presenza dell’arcivescovo monsignor Fortunato Morrone. "La fragilità è diffusa, lo vediamo ogni giorno – racconta Crucitti -. Riceviamo chiamate di persone che non riescono a pagare la bolletta, che non possono pagare l’affitto. In una famiglia numerosa ci si aiuta, mentre ci sono tante storie di solitudine e difficoltà che cerchiamo di intercettare, dai genitori separati agli anziani soli alle persone con disabilità". Dopo anni alla guida dell’associazione nazionale delle famiglie numerose, i Crucitti hanno fondato una nuova associazione, Fede Speranza e Carità, valori ispiratori della famiglia.

"Non ci sono solo bisogni materiali. Oggi i ragazzi sono bombardati da modelli negativi – prosegue Crucitti – e rischiano di perdersi nel vuoto dei valori. Incontriamo tanti genitori disperati, perché non sanno come comunicare con i figli. Noi cerchiamo di trasmettere dei valori positivi, cercando di dare il buon esempio innanzitutto ai nostri figli". La generosità non manca grazie alla rete di donatori che si è creata attorno ai Crucitti in anni di impegno sociale. "La Provvidenza non ci ha mai lasciati soli nell’aiutare le famiglie in forte difficoltà. Tante persone sono disponibili ad aiutare chi ne ha più bisogno. Ma accanto al volontariato serve un forte sostegno da parte dello Stato". Un punto, questo, su cui c’è molto scetticismo. "Guardi, io mi confronto ogni giorno con persone di tutta Italia e vedo grande sfiducia. Troppe promesse sono state fatte in questi anni, tante altre ne arriveranno ma ormai siamo stanchi di parole".