Breno, strozzò la madre e si denunciò: Vincenzo Capano assolto per vizio totale di mente

Secondo i giudici il 26enne è socialmente pericoloso e va ricoverato in una residenza, per l'esecuzione di misure di sicurezza, per i prossimi 10 anni

Il palazzo di giustizia di Brescia

Il palazzo di giustizia di Brescia

Brescia, 5 dicembre 2022 - La Corte d'assise di Brescia ha assolto per vizio totale di mente Vincenzo Capano. L'uomo, nel settembre del 2020, a Breno, nel Bresciano, uccise la madre. Per i giudici il 26enne è socialmente pericoloso e va ricoverato in una residenza per l'esecuzione di misure di sicurezza per i prossimi 10 anni. Il pm aveva chiesto che Capano, attualmente ricoverato nella Rems di Castiglione delle Stiviere (in provincia di Mantova), fosse dichiarato parzialmente incapace e aveva chiesto la condanna a 14 anni di carcere.

Disoccupato, anni fa seguìto dai Servizi sociali, ma al momento del delitto completamente solo, il ragazzo si occupava della mamma in veste di amministratore di sostegno, senza aiuti. Anche la vittima infatti soffriva di problemi psichici. Il giovane, senza una ragione all'apparenza dirompente, aveva strozzato la madre, poi l'aveva vegliata per quattro ore sotto choc. Quindi aveva bussato ai carabinieri per chiedere aiuto. Dopo una notte di silenzio, aveva confessato l'omicidio prima a uno psichiatra dell'ospedale di Esine, quindi ai militari e al pm. "Non so perché l’ho fatto", ha sempre ripetuto.