Una statua alta sei metri onora Pantani. La madre del Pirata: "Piacerebbe anche a lui"

Posizionata al Plan di Monte Campione, il suo arrivo più bello . La madre del Pirata: "Sono sicura che piacerebbe anche a lui"

Marco Pantani

Marco Pantani

Argogne (Brescia) - Il Pirata sarà per sempre il vincitore di una delle più belle e indimenticate tappe del Giro d’Italia: quella terminata al Plan di Monte Campione, con lui che tagliava il traguardo a braccia alzate e occhi chiusi dopo avere compiuto una delle imprese titaniche che lo hanno reso una leggenda. Questo sabato mattina, dopo mesi di attesa dovuti all’emergenza Covid e l’evento dello scorso 5 settembre rimandato a questo 26 giugno, sarà finalmente mostrata al pubblico la statua alta sei metri che l’associazione Gruppo operatori turistici della Valle Camonica ha voluto realizzare per rendere immortale Marco Pantani, che sui monti del bresciano il 4 giugno del 1998 fu protagonista di un duello all’ultimo respiro con Pavel Tonkov. Il campione romagnolo, quel giorno non solo trionfò sui monti di Artogne, ma superò come nessuno aveva mai fatto prima il passo Crocedomini, tratto di grande difficoltà a una sessantina di chilometri dal traguardo. L’operazione "Progetto Pantani" è stata messa in atto in collaborazione con la famiglia di Marco e con la Fondazione che lo rappresenta, che hanno accolto con entusiasmo l’idea di una statua in onore del Pirata.

A eseguirla è stato l’artista Mattia Trotta, da anni di casa a Bienno. "Ho molto apprezzato il progetto del monumento a Marco e sono sicura che piacerebbe anche a lui essere ricordato così – ha detto la mamma di Marco, la signora Tonina, che sabato sarà a Montecampione - La famiglia Pantani è parte attiva dell’iniziativa, perché vogliamo tenere acceso il ricordo indelebile di Marco e delle sue imprese, ma non solo: alla luce di ciò che è successo e sta accadendo, l’iniziativa assume un significato ancora più profondo e vuole essere la celebrazione della gioia di poter di nuovo ritrovarsi". È entusiasta anche la cugina, che gestisce la fondazione. "Come Spazio Pantani e Fondazione Marco Pantani siamo davvero entusiasti di questo progetto, grazie all’Associazione Got – ha sottolineato la nipote Serena Boschetti- il ricordo di Marco nell’impresa di Montecampione, rimarrà per sempre tangibile".

Per realizzare la statua l’Associazione Camuna ha raccolto fondi tra i fans: che per essere rappresentati sul basamento hanno speso da 50 a 5mila euro. L’idea è quella innanzitutto di non dimenticare il campione, che nel bresciano è amatissimo e che ha Sulzano ha uno dei suoi più importanti fan club, ma anche di promuovere il territorio. "Progetto Pantani è un’idea nata dalla volontà di valorizzare quei luoghi camuni dove si è - scritta la Storia dello sport italiano e non solo hanno dichiarato dall’Associazione Got presieduta da Silvia Schiavini - Siamo convinti che il turismo, soprattutto quello sportivo, sia fatto di emozioni da vivere e da ripercorrere, oltre che di paesaggi e di luoghi da visitare e, che tutti coloro che affronteranno "le scalate" della Vallecamonica, lo faranno sul solco delle fatiche e delle imprese di Marco Pantani. Marco, il Pirata internazionale, ma anche il nostro Pirata". Il taglio del nastro al Plan di Montecampione si terrà alle 13 circa.