Brescia: morto 'Soldino', il clochard gentile

Si aggirava sempre per il centro con in mano una piccola scatola di cartone, sua fedele compagna di questua

Antonio Soldino

Antonio Soldino

Brescia, 11 novembre 2017 - Il sorriso sdentato, i modi dolci e affabili, i grandi occhiali tondi sul viso scavato e la cantilena inconfondibile "Bella bella, non ce l'hai una monetina? Un soldino? Una sigaretta?". I bresciani ormai l'avevano "adottato", era il clochard più popolare della città. In molti gli allungavano qualcosa e cercavano di aiutarlo. Soprannominato da tutti "Soldino", "Monetina" o "Scatulì", ovvero scatolina - si aggirava sempre per il centro con in mano una piccola scatola di cartone, sua fedele compagna di questua - il mendicante è morto qualche giorno fa in un letto dell'ospedale Civile di Brescia dopo una grave malattia.

Da qualche tempo Soldino, all'anagrafe Antonio di Giannandrea, 51 anni, non si vedeva più in strada. Ieri sera sui social network è rimbalzata la voce della sua scomparsa, accompagnata da una cascata di commenti dispiaciuti e da attestati di affetto. Originario di Bari, Giannandrea viveva a Brescia da decenni. Ultimamente risultava domiciliato in via Santa Maria del Mare, l'indirizzo assegnato ai senzatetto.