Settimana corta per risparmiare E genitori a colloquio da remoto

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Ore di fibrillazione all’Istituto comprensivo di Gargnano e all’Ipseoa Caterina de Medici di Gardone Riviera, guidati da Marialuisa Orlandi, per partire con tutti i collaboratori scolastici necessari a garantire la sorveglianza degli studenti. "Quest’anno con i docenti siamo quasi al completo – spiega Orlandi – ma abbiamo avuto lo scoglio non secondario dei collaboratori scolastici". Pochi degli immessi in ruolo nel Bresciano hanno scelto questi istituti, preferendo zone meno periferiche (l’Istituto comprensivo ha 12 sedi tra Gargnano, Limone, Tignale, Tremosine, Toscolano) e scuole con laboratori meno complessi. Fino a giovedì mattina c’era il timore di non riuscire ad aprire qualche plesso, ma il rischio è scongiurato con le risposte positive arrivate ieri nell’ambito del reclutamento che prosegue anche oggi.

"Stiamo lavorando non stop per garantire il regolare avvio dell’anno, con grande impegno e dedizione degli amministrativi, che pure sono pochi. In genere l’attenzione è focalizzata sui docenti, ma per noi dirigenti è altrettanto importante avere tutti gli amministrativi e i collaboratori scolastici, senza i quali non si può lavorare". Da quest’anno Orlandi è anche dirigente del Caterina de Medici, unica scuola superiore bresciana a iniziare la sperimentazione della settimana corta (in aggiunta alle 5-6 storiche), come voluto dalla ex dirigente Tecla Gaio.

"Il progetto non era nato per il risparmio energetico ma è chiaro che ci sarà anche quello – sottolinea Orlandi – Per ridurre i consumi e i tempi degli spostamenti si favoriranno collegi docenti online e colloqui con i genitori da remoto". Dall’esperienza Covid, all’Ic resterà anche la mensa in classe, che consente ai ragazzi di mangiare con meno rumore mentre le mense saranno reimpiegate a favore degli studenti con disabilità.

F.P.