Brescia, sesso con una 13enne: blogger nei guai

Custodia cautelare per un 37enne: la relazione iniziata sul web. La giovane: "Lo amavo"

Una ragazzina al pc

Una ragazzina al pc

Brescia -  Quando i carabinieri gli sono piombati in casa con in mano un’ordinanza di custodia cautelare, con nero su bianco le contestazioni di violenza sessuale aggravata e detenzione di materiale pedopornografico, è scoppiato a piangere: "Ho fatto una grande stupidaggine". Protagonista della vicenda è un trentasettenne della Bassa bresciana, arrestato nei giorni scorsi dai militari che lo hanno posto ai domiciliari. L’uomo, un passato senza macchia, operaio, una compagna, stando a quanto ricostruito da un’indagine lampo avrebbe intrecciato una relazione con una ragazzina di tredici anni, fatto sesso con lei e ottenuto filmati e scatti hard. L’inchiesta, di cui è titolare il sostituto procuratore Alessio Bernardi, è scattata in seguito alla denuncia della madre della giovanissima.

La donna controllando il telefonino della figlia, studentessa alle scuole medie, di casa a sua volta in un paese della Bassa, le avrebbe trovato nello smartphone alcune foto e filmini dal contenuto inequivocabile, che la ritraevano in pose discinte mentre praticava autoerotismo. Allarmata, la signora è corsa a denunciare quanto aveva visto ai carabinieri della compagnia di Verolanuova. Gli accertamenti hanno presto permesso di appurare che la ragazzina avrebbe inviato scatti e video a luci rosse a un uomo molto più grande di lei, poi identificato appunto nell’uomo.

L’operaio, passione per il Web e i blog, qualche mese prima aveva conosciuto la presunta vittima sui social network, in particolare Facebook e Instagram. Alla conoscenza virtuale nel giro di poco è seguita la conoscenza di persona, a quanto pare senza infingimenti riguardo le rispettive età, che stando alla prospettazione accusatoria erano chiare a entrambi le parti in causa. Dopo un primo incontro ce ne sono altri, comprensivi di rapporti sessuali completi consumati a casa della minore quando la madre e il padre di lei erano assenti per lavoro. "Io ero innamorata", avrebbe rivelato la studentessa a investigatori e inquirenti durante l’indagine, ammettendo di avere avuto una frequentazione tutt’altro che platonica con l’amico. Intanto, mentre l’arrestato attende la fissazione del Riesame davanti a cui proverà a smontare le accuse, l’indagine continua. Chi indaga vuole escludere che quelle foto hard siano state spedite ad altre persone.