"Senza materiali Ferie anticipate e rischio chiusure"

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"Sono in vacanza. E mi spiace dirlo perché è la prima volta da quando sono imprenditore: non vedevo l’ora che arrivasse agosto per chiudere". La voce di Eugenio Massetti (nella foto), che ad aprile ha ricevuto l’incarico per un altro mandato quadriennale alla presidenza di Confartigianato Lombardia (95mila aziende rappresentate tra piccola e media impresa e artigiani), è preoccupata. "Le faccio un esempio, la mia stamperia: aspetto la carta, non me la consegnano".

Ora ci sono le ferie. Poi?

"Poi troveremo la stessa situazione. Siamo i più manifatturieri d’Italia, ci mancano le materie prime. Molti colleghi hanno anticipato le chiusure estive. Ma le ferie non sono eterne".

C’è il rischio che qualcuno non riapra?

"Il rischio c’è, è concreto. Ci sono aziende che hanno superato a fatica due anni di pandemia: i ristori sono stati insufficienti, è stato necessario mettere mano ai risparmi personali. Poi è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina, col rincaro energetico e la difficoltà a reperire i materiali. La speculazione e la crisi politica hanno fatto il resto".

La dipendenza dagli altri Paesi nelle forniture è una debolezza del nostro sistema industriale che può essere superata?

"Non siamo mai stati produttori di materie prime. Su alcune, come sul gas e sulle altre forme di energia, si può cercare di diventare meno dipendenti e intraprendere una nuova politica energetica. È l’unico effetto positivo dell’embargo".

Luca Balzarotti