Brescia, a scuola è Sos supplenti

Telefoni roventi in provveditorato, convocazioni con la sperimentazione del Miur

L'anno scolastico riparte

L'anno scolastico riparte

Brescia, 10 settembre 2019 - Si lavora a pieno ritmo nell’ufficio scolastico provinciale di Brescia, dove proseguono le chiamate per affidare le supplenze annuali. Oggi e domani sono destinati alle convocazioni degli iscritti alle Gae, Graduatorie ad esaurimento che, tuttavia, per alcune materie (soprattutto scientifiche) e per il sostegno sono agli sgoccioli, se non esaurite. Dal 13 al 25 settembre, invece, si proseguirà con le chiamate dalle graduatorie d’istituto, che dovrebbero essere più rapide, quest’anno, grazie alla sperimentazione della chiamata unificata. Il Ministero dell’istruzione ha infatti scelto Brescia per testare in una provincia complessa, con ben 145 istituzioni con la dirigenza per un totale di 772 scuole per circa 160mila studenti, l’attribuzione di supplenze di competenza delle scuole tramite procedura informatizzata.

Secondo questa procedura, il processo di individuazione dei supplenti dovrebbe diventare più snello, perché gli aspiranti supplenti vengono chiamati solo una volta (o un numero limitato di volte), con maggiore trasparenza. Ci sono da scontare i tempi di rodaggio: è fissata per oggi la formazione dei responsabili per la sperimentazione, mentre il 13 si comincerà con le chiamate per il personale di segreteria, dal 16 si partirà con gli insegnanti di primaria. Nel frattempo, le scuole possono usare supplenti dei supplenti, ammesso di trovarli.

Quanto ai  numeri, dopo le immissioni in ruolo, la stima è che nel Bresciano servano 900 insegnanti per gli incarichi annuali, di cui buona parte posti di sostegno. Tutto si dovrebbe chiudere per la fine di settembre, al netto di intoppi: tardi rispetto all’inizio delle lezioni, ma comunque prima di quanto accadeva gli anni scorsi quando il quadro si completava a novembre. Non è detto, però, che tutte le cattedre siano coperte. Per ‘colmare’ i buchi, i dirigenti scolastici potranno attingere ai Mad, persone in possesso delle classi di concorso, che inviano domanda e curriculum direttamente alle scuole.

Della categoria fanno parte soprattutto neolaureati non abiliti o laureandi in attesa di terminare gli studi. Non dormono sonni tranquilli neanche i diplomati magistrali bresciani, dopo che centinaia di colleghi veneti sono stati licenziati (altri lo saranno dopo l’arrivo delle sentenze di merito) a seguito del pronunciamento del Consiglio di stato che ha negato l’accesso alle Gae.