Lecchese scomparso nel lago di Garda: continuano le ricerche col robot

Alessandro Redaelli si è inabissato davanti alla famiglia

Ricerche sul lago

Ricerche sul lago

Rivoltella del Garda (Brescia) - Continuano senza sosta le ricerche di Alessandro Radaelli: il 41enne di Lecco che domenica si è tuffato nelle acque del Benaco da cui non è più riemerso. A effettuare le ricerche sono i vigili del fuoco e la Protezione civile con i super esperti dei Volontari del Garda, che per la prima volta stanno utilizzato il rov, ovvero il robot per la ricerca subacquee donato loro da parenti e amici di Greta e Umberto tramite la pagina facebook "We Are Greta".

Greta Nedrotti e Umberto Garzarella erano i due giovani falciati da una coppia di manager tedeschi a bordo di un motoscafo Riva che ha letteralmente spezzato il loro gozzo. Se Umberto era morto sul colpo, la povera Greta era finita viva in acqua e a recuperarla furono proprio i Volontari del Garda. La speranza, ora, è che il dono fatto in onore e ricordo delle due vittime servano a riportare Radaelli alla famiglia. Il 41enne, per cui ormai ci sono pochissime speranza, è stato visto inabissarsi nelle acque del Benaco dalla moglie e dei suoi due bambini. Probabilmente ha avuto un malore. Le forze dell’ordine e i soccorritori non stanno lasciando nulla al caso. Sono stai usati anche elicotteri.