Laura Ziliani scomparsa a Temù, ricerche a singhiozzo e l’auto è un mistero

Brescia, donna svanita e tre indagati in famiglia per omicidio. L’Audi mai ripresa dalle telecamere. Gli orari di quel giorno non tornano

Il mistero di Laura Ziliani

Il mistero di Laura Ziliani

Temù (Brescia) - Sono passati 56 giorni da quando Laura Ziliani, 55 anni, è sparita. Le due figlie dell’ex agente della polizia locale di Temù, la prima e l’ultima, l’8 maggio alle undici danno l’allarme perché la madre, raccontano, non è rientrata da una passeggiata sui monti. Ora le ragazze, 19 e 27 anni, sono sotto indagine per omicidio e occultamento di cadavere. Con loro è indagato pure il fidanzato coetaneo della primogenita, un giovane di Lecco. L’iscrizione è solo "atto dovuto" legato alla necessità di eseguire accertamenti, mette le mani avanti la Procura. Ma è un fatto che questa storia presenti dei punti oscuri.

La mamma quella mattina è uscita alle sette dalla casa di via Ballardini, in centro al paese, in direzione Villa Dalegno, hanno dichiarato le due. Avrebbe dovuto tornare alle 10 per aiutarle a sgomberare rifiuti voluminosi dalla palazzina, dove la famiglia ha 4 appartamenti che intende trasformare in b&b, ma ha fatto perdere le tracce. È uscita senza cellulare, dimenticato stando alle 27enne in soggiorno dopo una telefonata alla sorella, affetta da problemi di salute (la terza figlia non è indagata). La macchina delle ricerche per una decina di giorni ha macinato 280 km. Poi si è fermata. Ha ripreso a girare il 23 maggio dopo il rinvenimento nell’alveo del Fiumeclo di una scarpa Salomon, che le figlie hanno subito riferito appartenere alla madre, ma il compagno di Ziliani ha smentito.

Quindi si è fermata definitivamente, senza che sia stato trovato alcunché, nonostante la zona, dice la gente del posto, non sia impervia. La scomparsa della donna, un marito ucciso da una valanga nel 2012, un nuovo fidanzato e molti progetti per il futuro, con il trascorrere dei giorni ha iniziato a ingenerare sospetti. Possibile che le due telecamere di Temù non abbiano inquadrato l’ex agente uscire da casa? Non c’è chiarezza nemmeno sugli orari di arrivo in paese di Ziliani, da qualche anno impiegata in Comune a Roncadelle e di casa a Brescia. La sua Audi è rimasta posteggiata vicino al municipio, come al solito. La 55enne era abituata a lasciarla lì quando il venerdì sera raggiungeva i monti per il finesettimana. Di lei, però, nessuna traccia nemmeno appunto venerdì 7 maggio.

L’auto era fuori dal raggio d’inquadratura della telecamera del paese, e non si è vista nemmeno correre sulla Statale 42, perché l’impianto di videosorveglianza in quel frangente era in riparazione. C’è da capire poi come mai il telefono di Ziliani sia finito in cantina, dietro una cassapanca, e perché sembra fosse inattivo dal venerdì sera. E ancora, perché la donna avrebbe lasciato a casa su un mobile l’inseparabile orologio gps, quello che portava sempre con sé durante le escursioni in montagna, come presidio di sicurezza? Risposte potrebbero arrivare dai dispositivi elettronici delle persone coinvolte, nelle mani degli investigatori. Li stanno passando al setaccio e potrebbero rivelare dettagli importanti. Speranze degli inquirenti anche per gli esiti di un sopralluogo della Scientifica, eseguito nella palazzina di via Ballardini il 30 giugno.