Marone, l'incontro di papà Sandrini con Zanotti: "Ho una speranza in più"

L'emozionante faccia a faccia tra l'uomo appena liberato e il padre di Alessandro, sparito in Turchia

Alessandro Sandrini con i suoi sequestratori

Alessandro Sandrini con i suoi sequestratori

Marone (Brescia), 14 aprile 2019 -  Gianfranco Sandrini, padre di Alessandro, il giovane rapito nell’ottobre di tre anni fa ad Adrana in Turchia e attualmente detenuto in Siria, ha una speranza in più. Gianfranco e la seconda moglie Claudia, difatti, nella mattinata di sabato si sono recati a Marone sul lago d’Iseo, dove hanno incontrato Sergio Zanotti, per tre anni nelle mani di Al Quaeda. Zanotti è ritornato a casa sul lago da otto giorni, dopo che venerdì 5 aprile attorno alle 15 è stato liberato.

"Abbiamo voluto andare a Marone saputo che Sergio Zanotti aveva espresso il desiderio di incontrare la famiglia di Alessandro – ha raccontato Gianfranco Sandrini –. Per me e Claudia è stata una grandissima emozione. Siamo andati a cercarlo nei locali del paese. Finché non siamo riusciti a contattarlo. Ci ha invitato a raggiungere lui e la sorella Bice nella casa dove vivono. Quando l’ho visto e ho visto che tutto sommato sta bene nonostante i tre anni di prigionia ho provato una felicità immensa, la stessa sentita al momento della sua liberazione. Ci siamo dati una pacca sulla spalla e poi abbiamo chiacchierato".

Durante la mezz’ora in cui i Sandrini e gli Zanotti sono stati insieme, Sergio ha cercato di rincuorare il padre di Alessandro, spiegandogli che nel corso della sua prigionia non ha subito particolari violenze.

"Anche se lui e mio figlio non sono stati insieme – ha continuato Gianfranco – in me è cresciuta la speranza che anche Alessandro stia subendo un trattamento simile. Sergio Zanotti mi ha detto che non mangiava bene, ma almeno mangiava. Confido che anche mio figlio venga nutrito e dissetato". Zanotti ha detto alla coppia che ha "fiducia nel fatto che Alessandro torni a casa presto". "Dopo questa chiacchierata anche noi ci crediamo ancora di più – ha concluso Gianfranco Sandrini – sappiamo che la Farnesina e il Governo italiano stanno lavorando alacremente e che non lasciano nulla al caso. Nei nostri cuori la speranza è aumentata".

Nei prossimi giorni Sergio Zanotti dovrebbe incontrare anche la mamma del 33enne rapito, che è più volte apparsa in tv e sui giornali, dove ha lanciato appelli affinché il figlio venga liberato. L’ultimo contatto con Alessandro Sandrini risale al gennaio del 2018.