Brescia, dopo Zanotti si spera per Alessandro Sandrini: "Ora riportate a casa mio figlio"

Parla il padre del 33enne rapito nel 2016 in Turchia

Alessandro Sandrini

Alessandro Sandrini

Brescia, 10 aprile 2019 - Sergio Zanotti non è l’unico lombardo inghiottito dalle turbolenze della Siria. Nelle mani dei sequestratori, probabilmente persone diverse rispetto a quelle che hanno preso Zanotti, c’è anche Alessandro Sandrini, 33 anni, originario di Folzano di Brescia, catturato la sera del 4 ottobre del 2016 mentre, durante una vacanza ad Adana in Turchia, camminava da solo in strada. Dopo il rapimento riuscì a contattare alcune volte i parenti per telefono. Da quasi tre anni la Farnesina lavora al caso con la Procura e gli apparati di sicurezza. Le ultime notizie risalgono a gennaio 2018, quando apparve in un video in cui alla testa gli venva puntato un fucile Ak47. Ieri il papà di Alessandro ha lanciato un appello a Sergio Zanotti, che di Sandrini ha parlato dopo la liberazione.

Signor Gianfranco cosa ha provato alla liberazione di Zanotti?

«È stata una gioia incredibile. Mi sono messo a piangere».

Cosa vorrebbe dire a Zanotti?

«Vorrei tanto incontrarlo e parlargli. Vorrei andare a trovarlo per sapere come sta».

Zanotti ha detto che chi lo ha liberato si occuperà anche di suo figlio...

«Non ho alcun dubbio: sarà così. La Farnesina, il Governo, la Prefettura e la Procura ci sono vicini sin dall’inizio. So che stanno lavorando e che non si sono mai fermati».

Quali sono le sue speranze ora?

«Che Alessandro torni a casa. La mia vita si è fermata quando è stato rapito. Sono tre anni che non soffiamo sulle candeline della sua torta di compleanno. Mi auguro che ce la faremo per il trentaquattresimo».

Lei pensa che sia ancora vivo?

«Lo spero con tutto il cuore».

Perché Alessandro era in Turchia?

«Non ne ho idea. Probabilmente ha scelto di partire senza capire il pericolo».

Ora cosa vuole?

«La stessa cosa che voleva Sergio Zanotti quando era imprigionato. Voglio riabbracciare mio figlio. Voglio che degli italiani si presentino da lui per liberarlo e che lo abbraccino forte per me. E quando vedrò Zanotti lo abbraccerò come se fosse mio fratello». Un incontro che avvverrà presto.