Percorsi incrociati andata e ritorno tra Comune e Regione in vista del voto. L’andata è quella da Brescia al Pirellone del sindaco Emilio Del Bono, che, da capolista del Pd nel bresciano, auspica un cambiamento dopo 28 anni di governo ininterrotto del centrodestra. "La Lombardia sta arrancando – ha spiegato presentando le ragioni della candidatura dopo due mandati da primo cittadino a Brescia – non è più il punto di riferimento e motore di innovazione del Paese". Sanità, trasporto pubblico, casa sono i temi su cui Del Bono promette di impegnarsi, portando in Regione l’esperienza di amministratore locale. "Tanti si lamentano per le liste d’attesa, per i ritardi dei mezzi pubblici, senza connettere questi problemi alla responsabilità politica della Regione. Bisogna votare alle regionali non per ideologia, ma per i servizi erogati". Il ritorno, dalla Lombardia a Brescia, è quello dell’assessore regionale Fabio Rolfi (già vicesindaco con la giunta Paroli) che promette di portare l’esperienza maturata in Regione. "Questa città è governata da trent’anni dalle stesse persone – ha spiegato lunedì sera, nell’incontro in cui era presente anche il ministro e leader del Carroccio Matteo Salvini -. Da Brescia parte la sfida per un centrodestra a misura di città, per governare le grandi aree metropolitane". I temi? "Dall’università all’ambiente, ma anche la sicurezza, che per noi è tolleranza zero verso la criminalità. Il vostro sceriffo sta tornando e sa come fare". Oggi dovrebbe arrivare il via libera alla candidatura per il centrosinistra di Laura Castelletti, ma il fermento è soprattutto per le imminenti regionali: ieri la presentazione dei candidati bresciani di Italia Viva (Guido Galperti capolista) e di Patto Civico per Majorino Presidente (Monica Frassoni capolista). "Transizione ecologica, rivoluzione del sistema sanitario lombardo, diritti ed inclusione e trasporto pubblico sono le nostre priorità", ha detto Frassoni.