Ritorno a scuola, il trasporto regge Mini disagi e 10 classi in quarantena

Risolto il nodo più temuto: conciliare il rientro in aula in presenza al 100% con la capienza all’80% dei bus. Grazie al tavolo in Prefettura che ha definito un piano di ingressi e uscite scaglionate con doppio turno

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di Federica Pacella

Una decina di criticità sulle linee del Tpl ed altrettante classi in quarantena. Si chiude così la prima settimana di ritorno a scuola della maggior parte dei 180mila studenti bresciani, nel terzo anno contrassegnato dalla convivenza con l’epidemia di Covid. Per quanto riguarda il trasporto pubblico soprattutto delle superiori, l’Agenzia Tpl dà un giudizio complessivamente positivo della ripresa. Era proprio il nodo trasporti quello più temuto, per la difficoltà di far convivere il ritorno in classe in presenza al 100% con la capienza massima dell’80% dei bus (compresi i passeggeri non studenti). A monte c’è stato un lungo lavoro al tavolo della Prefettura, che ha portato a definire un piano di ingressi ed uscite scaglionate con doppio turno. "Tenuto conto che circa 45mila studenti sui 59mila iscritti alle Scuole usufruiscono del servizio del Tpl, la prima settimana di scuola si chiude con un bilancio che può considerarsi positivo e le situazioni rivelatesi problematiche sono oggetto di assiduo monitoraggio e confronto con tutti gli attori per individuare e attuare le soluzioni", spiegano il presidente dell’Agenzia Giancarlo Gentilini ed il direttore Massimo Lazzarini. "Relativamente al tema del sovraffollamento dei mezzi, va precisato che gli autobus hanno sempre viaggiato rispettando il limite di carico previsto dalla normativa vigente". Dieci le criticità, rilevate direttamente o segnalate all’Agenzia del Tpl di Brescia. In città, assembramenti all’uscita sono stati segnalati nel polo di via Oberdan, da cui alle 14 esce il 90% dei circa 5mila studenti totali. Stesso dicasi per via Duca degli Abruzzi, dove alle 13 esce il 90% dei 3400 studenti tra Copernico e Leonardo. In entrambi i casi si sta lavorando con le scuole per modificare le percentuali di uscita degli studenti. In via di soluzione i problemi sulle linee tra Passirano, Gussago e Brescia e tra Ospitaletto, Castegnato e Brescia. Le maggiori criticità si riscontrano nella Bassa Bresciana. Dovrà tornare su suoi passi il Bonsignori di Remedello, che ha adottato il turno unico per i 700 studenti. Dalla prossima settimana tutti dovrebbero tornare in presenza, ma si prevede che gli autobus disponibili non saranno sufficienti ad assorbire l’utenza: l’unica soluzione è lo scaglionamento. In corso le interlocuzioni tra Agenzia del Tpl, il Pascal-Mazzolari di Manerbio e Verolanuova e anche il Capirola di Leno e Ghedi: la complessità dei collegamenti e delle interconnessioni nelle aree bacino in cui sono presenti le due scuole impone un’attenta analisi della situazione prima di attuare modifiche al sistema. Interventi correttivi saranno adottati sulle corse per il ‘Beretta’ di Gardone, ‘Marzoli’ di Palazzolo ed ‘Einaudi’ di Chiari. Sull’antro fronte, quello della diffusione del contagio, l’anno scolastico è iniziato con 133 studenti e 21 operatori già in quarantena. Dal 4 settembre al 15, Ats Brescia ha contato 9 classi in isolamento (6 nell’infanzia, 2 nella primaria, 1 classe di un corso per adulti Cfp), a fronte di 7 studenti positivi (4 infanzia, 2 primaria, 1 Cfp) e 4 operatori del personale scolastico.