Rallentano produzione e affari Un’azienda su tre in difficoltà

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Dopo una prima parte dell’anno positiva, il terzo trimestre 2022 inizia a manifestare tangibili segnali di rallentamento. È l’allerta che arriva dall’analisi congiunturale del Centro Studi Apindustria Confapi di Brescia, ‘termometro’ della situazione tra piccole e medie imprese. Complice il periodo estivo – che sicuramente ha inciso negativamente sugli indicatori, come evidenziato ogni anno nel terzo trimestre – fatturato e produzione crescono per un numero più contenuto di imprese rispetto al trimestre precedente, con 1 impresa su 3 che dichiara fatturati e produzione in calo. Gli ordini aumentano per il 31% e sono stabili per il 27%, mentre oltre un’impresa su tre rileva ordini in calo. In particolare, a pesare sulla situazione è il mercato domestico, il più rilevante per il tessuto delle Pmi.

Si amplia la forbice tra le imprese che lavorano a pieno ritmo e quelle che già nei trimestri precedenti segnalavano evidenti difficoltà. Trasversale, invece, l’aumento dei costi produttivi, in particolare dell’energia. L’80% del campione registra, infatti, un aumento marcato dei costi dell’energia, l’8% un aumento contenuto. Il restante 12% rileva invece costi dell’energia stabili o in calo. "Il rallentamento nel terzo trimestre era previsto e non stupisce – afferma Pierluigi Cordua , presidente di Apindustria Confapi Brescia –. Interessante è il fatto che le aziende si stiano muovendo per trovare soluzioni al caro energia, attraverso politiche di energy saving o di implementazione delle energie alternative. È un percorso che come Associazione stiamo sostenendo da tempo e sul quale stiamo lavorando in modo attivo. Puntiamo a diventare un centro di riferimento a livello territoriale sulle comunità energetiche, convinti che la strada della produzione localizzata di energia sia davvero in grado di dare risposte utili alle imprese e all’intera comunità in pochi mesi". F.P.