Ghedi, ragazzini ubriachi catturati dai video

Le riprese serviranno a informare i genitori per coinvolgerli nella soluzione del problema

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A Ghedi si accendono le telecamere sui minori che abusano di alcol. L’Amministrazione sta completando il sistema integrato di videosorveglianza con 24 telecamere che consentirà di avere una visione completa di ciò che accade a Ghedi, compresa la presenza di minori ubriachi o che disturbino l’ordine pubblico. "Non verranno presi provvedimenti particolari – spiegano il sindaco Federico Casali e il consigliere comunale incaricato della Sicurezza Ivan Bertocchi – ma si informeranno i genitori della situazione e si cercherà di coinvolgerli nella soluzione. Saranno invitati a parlare con i loro figli e ad ascoltare le motivazioni che li spingono a questi abusi".

Proprio le segnalazioni di schiamazzi e disturbo della quiete pubblica generati da minori ubriachi hanno portato l’Amministrazione ad avviare una campagna di sensibilizzazione di cui il progetto della videosorveglianza è solo un tassello. Nei giorni scorsi è stata inviata una lettera ai gestori dei bar (che hanno il divieto di vendere alcol a minori di 18 anni), per sensibilizzarli. Non bastasse l’invito, arriveranno ordinanze ad hoc. Per quanto riguarda i controlli, accanto al lavoro della Polizia locale, il Comune punta a creare un’apposita collaborazione con i carabinieri.

Tuttavia per l’Amministrazione questa partita non può essere vinta senza la collaborazione delle famiglie, che devono "rimanere vicine ai figli adolescenti e accompagnarne la crescita, anche quando capita di incontrare difficoltà", spiega il sindaco. Casali e Bertocchi sottolineano di non voler colpevolizzare nessuno. "Abbiamo semplicemente deciso di coinvolgere il più possibile la nostra comunità perché la situazione possa venire affrontata nel modo più efficace e si riesca così a prevenire un fenomeno che non deve degenerare".

Federica Pacella