Brescia, omicidio di Sana Cheema: "Nessuna prova a carico della famiglia"

"Non ci sono state testimonianze contro la famiglia e, di conseguenza, non sono state fornite prove alla corte pakistana dell'omicidio d'onore"

Sana Cheema

Sana Cheema

Brescia, 18 febbraio 2019 - Non ci sono state testimonianze contro la famiglia e, di conseguenza, non sono state fornite prove alla corte pakistana dell'omicidio d'onore. Da qui l'assoluzione di tutti gli imputati per l'omicidio di Sana Cheema.

Nelle quaranta pagine della sentenza pronunciata dalla Corte di Gujrat giovedìscorso e protocollate sabato non ci sono dubbi: nessuna prova a carico degli indagati. Le ragioni hanno quindi portato padre e figlio all'assoluzione dall'accusa di aver ucciso la venticinquenneSana Cheema "per mancanza di prove certe". Pagine in cui sono riportate le deposizioni del padre Ghulam Mustafa, della madre Nargis Tahira e del fratello Adnan Cheema. La famiglia della giovane sostiene di essere stata ricattata. Posizione che nessuno e' stato in grado di smentire.