Sana, la ragazza bresciana morta in Pakistan: il "fidanzato" non si presenta al pm

La sua deposizione potrebbe risolvere il caso

Sana Cheema

Sana Cheema

Brescia, 26 aprile 2018 - Era stato convocato in Procura per ieri alle9. Ma lui, l’amico speciale di Sana Cheema, l’uomo di cui forse era innamorata, nell’ufficio del pm Ambrogio Cassiani non si è presentato. Per paura di essere finitoin qualcosa di più grande di lui. Il magistrato, titolare di un fascicolo modello 45 - cioè senza ipotesi di reato e indagati - incaricato di raccordarsi con gli inquirenti pachistani che indagano sulla morte della 25enne, lo avrebbe ascoltato come persona informata dei fatti. Quel giovane di Torbole Casaglia (Bs), italopakistano come Sana, ha avuto con lei pochi giorni prima del decesso una sessantina di contatti, tra sms e chiamate. Sapeva qualcosa? Sana gli aveva confidato di essere in conflitto colpadre per via delle nozze combinate che rifiutava? Sapeva dei presunti malori che, perla famiglia Cheema, avrebbero poi stroncato l’amica? Un personaggio chiave per ricostruire le ultime ore della ragazza, deceduta il 18 aprile, un giorno prima del volodi ritornoa Brescia.

Tre mesi di permanenza a Mangowal, paese di residenza, dove ufficialmente si era recata per stare con la sorella che aveva avuto un bimbo.Quindici giorni fa l’aveva raggiunta anche il padre, Mustafa Ghulam, cheai colleghi di lavoro aveva riferito di doverpartireper un «problema urgente».I genitori dicono che Sana è morta per arresto cardiaco:«Era stata portata in ospedale in gravi condizioni ma i medici non l’hanno ricoverata, ci sono state complicazioni», si giustificano. Per attestare la morte naturale è anche stato depositato un documento all’ambasciata. Ma la Polizia sospetta sia una montatura per nascondere il delitto d’onore. Shiraz Kashif, il medico della clinica chehavisitato la ragazza, smentisce qualsiasi criticità clinica. Di che cosa è morta, dunque, Sana? Solo l’autopsia potrà dirlo.Intanto padre, fratello e zio rimangono in cellaperché sospettati di omicidio e sepoltura non autorizzata.