di Milla Prandelli
"Pronto don Gigi? Qui e il Quirinale. Sono il presidente Mattarella". Così si è sentito dire ieri mattina don Gigi Guerini, maronese e parroco di Passirano, Monterotondo e Camignone, che nel suo libro Alzati e Cammina ha raccontato la sua lunga e drammatica esperienza con il Covid 19, che lo ha costretto a rimanere 155 giorni in ospedale e in una struttura di lunga degenza. "Non mi sarei mai e poi mai aspettato di ricevere una telefonata dal Presidente, di cui sono profondamente onorato e commosso – spiega don Gigi dalla casa dei suoi fratelli a Marone, dove sta trascorrendo la convalescenza – il mese scorso ho pubblicato il mio Alzati e Cammina grazie all’organo di stampa diocesano La Voce del Popolo. Abbiamo pensato di inviarne una copia al Presidente, senza però pensare che avrebbe risposto".
Invece Sergio Mattarella non solo ha visto il libro ma lo ha pure letto e poi, colpito, ha deciso di chiamare personalmente il sacerdote del lago d’Iseo. "Il presidente Mattarella ha parlato con me per ben cinque minuti, che non scorderò mai – dice don Gigi – mi ha fatto i complimenti per il messaggio di speranza che traspare fra le righe, soprattutto se pensiamo alle tante persone che ancora oggi stanno lottando per la vita. Ho voluto raccontare alla più alta carica dello Stato di come medici e infermieri mi sono stai vicini. Per 45 giorni, all’ospedale di Iseo, ho visto solo loro. Loro e dalle finestre il mio lago e Montisola, quando riuscivo ad alzare gli occhi. Agli operatori del settore sanitario, mi sono raccomandato, bisognerebbe fare un monumento". Il Presidente ha chiesto a don Gigi Guerini del suo rientro in parrocchia, che non è ancora avvenuto. "Questo è segno di una sua forte attenzione – rimarca don Gigi - purtroppo ho dovuto rispondergli che è un anno che sono in cura, e lui mi augurato di riprendere le forze il più presto possibile". Don Gigi Guerini, che è sempre stato in salute e che fino a prima del Covid era un grande camminatore, quando è uscito dall’ospedale pesava 60 chili e non riusciva a camminare se non con un carrello. Ora, grazie all’amore e alla vicinanza dei suoi fratelli, ha recuperato circa 25 chili e si sta rimettendo in salute, anche se la strada sarà ancora lunga. "Oltre alla mia famiglia e alla Curia bresciana, che mi è stata vicina – conclude – il pensiero va ai miei parrocchiani e agli amici che mi hanno mandato messaggi e che hanno pregato per me". Da qualche tempo la sera don Gigi recita il rosario online.