Profughi a San Colombano, protesta e tensione davanti all’albergo

Alcuni cittadini si sono ritrovati fino a tarda notte a protestare per chiedere il trasferimento altrove di una ventina di profughi Il sindaco: "Nessuno sapeva e nemmeno l’amministrazione è stata avvisata"

Profughi etiopi

Profughi etiopi

San Colombano, 28 agosto 2015 - Una protesta che chiedere l’allontanamento dei profughi dal paese. E’ accaduto nella notte a San Colombano di Collio, piccolo paese nel Bresciano, dove nella serata di ieri una ventina di profughi sono stati trasferiti in un albergo privato. Gli abitanti del paese hanno protestato fino a tarda ora sotto la struttura chiedendo il trasferimento degli immigrati in altre zone della provincia. A dare sostegno alla protesta sono poi arrivati esponenti di Forza Nuova e del movimento Brescia ai Bresciani, e non sono mancati momenti di tensione con le forze dell’ordine.

«La gente non vuole i profughi e gli abitanti hanno iniziato una raccolta firme per chiedere che gli stranieri arrivati vengano trasferiti», ha spiegato Mirella Zanini, sindaco di Collio, paese nel bresciano in alta Valtrompia, dove quasi l’intero paese ha protestato all’esterno di un albergo che da un giorno ospita una ventina di immigrati. Si tratta di una struttura chiusa da tre anni e il cui proprietario aveva partecipato al bando d’accoglienza pubblicato dalla Prefettura di  Brescia. «Nessuno sapeva e nemmeno l’amministrazione è stata avvisata», ha spiegato il sindaco del paese. «San Colombano (frazione di Collio) è un paese turistico e ieri sera - ha spiegato il sindaco - tanti villeggianti che abitavano in appartamenti vicini all’ albergo che ospita i profughi, hanno deciso di andare via».