Eleonora, il genio delle stelle

Brescia, il premio della Fondazione Vittoriale per i talenti italiani all'estero è andato a un'astrofisica di 37 anni che lavora alla Nasa

L'astrofisica Eleonora Troja, "Genio vagante" 2018

L'astrofisica Eleonora Troja, "Genio vagante" 2018

Brescia, 14 dicembre 2018 - Il genio vagante del 2018 è Eleonora Troja, 37 anni, astrofisica palermitana della Nasa. Ieri la Fondazione Vittoriale degli Italiani le ha conferito un premio speciale, che in controtendenza con l’opinione comune valorizza il fenomeno dei cervelli in fuga. «Basta pensare ai giovani migrati all’estero in termini polemici – ha detto il presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, ieri in Broletto per la premiazione –. Consideriamoli geni vaganti, capaci di esportare la cultura italiana nel mondo e di restituirci in prestigio quel che abbiamo perso perdendo loro».

Creato nel 2017, il premio Genio vagante - una statua creata allo scultore Ugo Riva - è andato quest’anno a Eleonora Troja. Classe 1981, nata a Palermo, maturità classica, laurea e master in Fisica e Astrofisica e dottore di ricerca, nel 2009 ha vinto una borsa di studio alla Nasa. «Pensavo a un’esperienza per migliorare l’inglese, non sono più tornata».

Oggi è ricercatrice di astronomia all’Università del Maryland e lavora al Nasa Goddard Space Flight Center, uno dei maggiori laboratori di scienze dello spazio al mondo. «Se hai buone idee negli Usa è facile realizzarle e puoi guidare un team di ricerca anche se sei donna» ha spiegato ieri, attorniata dalle autorità: il prefetto Annunziato Vardè, il presidente della Provincia Samuele Alghisi, il sindaco di Brescia Emilio del Bono, l’assessore regionale alla Cultura Stefano Galli. 

Studiando le collisioni tra stelle di neutroni, Eleonora nell’agosto 2017 ha fatto una scoperta sensazionale: «L’impatto innesca i detriti stellari. Era un mistero l’origine sulla terra dei metalli pesanti come oro, argento, platino o degli elementi radioattivi come l’uranio. Ora sappiamo che sono generati da una collisione siderale di migliaia di anni fa. In principio nello spazio esistevano solo idrogeno ed elio, non c’erano ossigeno e carbonio necessari alla vita. A immetterli è stata l’esplosione di stelle. Insomma, se esistono vita, telefonini, gioielli, è tutto grazie alle stelle».