Pontoglio, la pesca serale finisce in tragedia: annega sotto gli occhi del fratello

La vittima è Guglielmo Bonassi, 56 anni, nativo di Chiari ma da tempo residente a Pontoglio

I soccorsi al lavoro

I soccorsi al lavoro

Pontoglio (Brescia),5 luglio 2018 - Stava pescando con suo fratello quando è caduto nelle acque del fiume Oglio senza più riemergere. Alcune ore più tardi il suo corpo è stato recuperato a circa quattro metri di profondità. Ad annegare nella serata di martedì è stato Guglielmo Bonassi, 56 anni, nativo di Chiari ma da tempo residente a Pontoglio. L’uomo si trovava a Pumenengo con il fratello ed era intento a pescare quando entrambi sono finiti in acqua. La zona, che è in provincia di Bergamo, è frequentatissima sia dagli appassionati della pesca sia da chi cerca refrigerio. In quel tratto, difatti, l’Oglio è molto largo e apparentemente placido. Sotto la superficie, però, si nascondono varie insidie, tra cui forti correnti e buche dove l’acqua diventa improvvisamente molto profonda a differenza che vicino a riva, da dove sembrerebbe essere tutta bassa e cheta, apparentemente non pericolosa per chi si immerge.

Quando la tragedia si è consumata erano le 18 circa e i due fratelli avevano appena finito di lavorare. Come facevano spesso la sera per rilassarsi si sono recati a Pumenengo, nella speranza di portare a casa qualche preda. Purtroppo per loro le cose sono andate in modo molto diverso. Ad avere la peggio è stato Guglielmo, che non è riuscito a riemergere. Il congiunto, invece, ce l’ha fatta, non senza avere prima provato ad aiutarlo. Bonassi è stato trascinato dalla corrente. I primi ad accorrere sono stati alcuni residenti, che hanno sentito le grida di terrore della coppia di fratelli. Per recuperare il corpo dello sfortunato pescatore sono entrati in azione i vigili del fuoco sommozzatori del nucleo di Milano, che lo hanno trovato attorno alle 22 in una buca distante circa cinque metri dalla riva.