Pisogne, perse il figlio piccolo: "Francesca dopo 44 anni è con il suo Robertino"

Un bambino di dieci anni violentato e ucciso da un pedofilo: una triste storia che non ebbe mai giustizia

Un’immagine di Robertino, morto nel ’76

Un’immagine di Robertino, morto nel ’76

Pisogne (Brescia), 13 luglio 2020 - Mamma Francesca dopo 44 terribili anni, ha potuto riabbracciare il suo Robertino, violentato e ucciso a dieci anni da un pedofilo nel febbraio del 1976. Un delitto per cui Francesca Auglia, morta in una Rsa milanese il 7 luglio, non ha mai avuto giustizia: dato che l’assassino venne liberato subito dopo il processo grazie all’assistenza di un importante studio legale milanese, che ottenne la sua assoluzione.

In quanto senza fissa dimora il pedofilo, che durante l’infanzia era stato a sua volta vittima di violenze in un istituto di Grottaferrata in provincia di Roma, venne affidato ai servizi sociali e destinato al cremonese dove fu impiegato in un oratorio e ospitato dal locale sacerdote. Era il 1981 quando il pedofilo seviziò, molestò sessualmente e poi uccise Luca Antonazzi: un bimbo di sette anni che aveva conosciuto all’oratorio e poi aveva attirato in un ospedale abbandonato. A quel punto venne di nuovo arrestato e condannato all’ergastolo, reo confesso. Ma la pena riguardò solo il secondo omicidio e non quello di Robertino. 

Da quei tempi mamma Francesca non fu mai più la stessa. Francesca Auglia, 81 anni, a lungo è vissuta al limite della normalità e nella totale povertà e solitudine. Ad aiutarla da una decina d’anni è stata l’associazione Prometeo di Pisogne nel Bresciano. "Mamma Francesca era un angelo, una donnina fragile rimasta a ricordare lo strazio subito da Robertino e a testimoniare l’ingiustizia che ha caratterizzato la vicenda giudiziaria della sua famiglia – racconta Massimiliano Frassi – nessuno l’ha mai aiutata, soprattutto la politica e le istituzioni. A dicembre del 2019 siamo riusciti a farla ricoverare prima in ospedale e poi in Rsa". 

Dopo avere avuto il Covid le patologie di Francesca Auglia si sono aggravate fino alla morte. Prometeo ha lanciato un appello su Facebook, per cercare aiuto per celebrarne il funerale. Oltre a tante persone comuni ha risposto l’associazione di categoria delle onoranze funebri di Bergamo con il suo presidente Antonio Ricciardi. La Lia ha supportato tutti i costi, garantendo a mamma Francesca una cerimonia meravigliosa. Ieri alle nove mamma Francesca è stata sepolta nel cimitero della Bicocca a Milano.

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