Pisogne, bimba si inabissa nel Sebino: recuperata dai bagnanti, è grave

Il suo cuore ha ripreso a battere dopo il massaggio cardiaco. Ora è in Rianimazione a Bergamo

L'arrivo dell'elisoccorso

L'arrivo dell'elisoccorso

Pisogne (Brescia), 27 luglio 2020 - Tragedia sfiorata ieri a Pisogne al lido Darsena, dove una bimba di dieci anni ha rischiato di annegare ed è stata salvata da alcune persone presenti sul posto, tra cui un diciottenne. Il giovane, Costantino il suo nome, con l’aiuto di tre pisognesi, non ha esitato a gettarsi in acqua richiamato da alcuni ragazzini che gridavano e chiedevano aiuto. Con poche bracciate ha raggiunto il punto di lago indicato dai bimbi e ha notato che sul fondo giaceva una bimba con un costumino azzurro. L’ha immediatamente ripescata e portata a riva, ormai esanime. Nel frattempo i presenti hanno chiamato il numero unico 112, che ha inviato sul posto l’eliambulanza da Bergamo, il cui medico si è calato col verricello di modo da intervenire in modo rapidissimo e poter così praticare le manovre di rianimazione alla bimba. È stato supportato dai volontari dell’ambulanza della Croce Blu di Lovere, dai Vigili del Fuoco di Darfo Boario Terme, dalla vedetta dei carabinieri e dai volontari del Soccorso Sebino, in servizio di pattugliamento sulle acque del lago. 

La piccola, che vive a Costa Volpino con la famiglia e che ha origini senegalesi, è stata sottoposta a lungo al massaggio cardiaco. Ad un certo punto il suo cuore ha ripreso a battere. Dopo averla messa in sicurezza il medico e l’équipe dell’eliambulanza l’hanno portata all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è attualmente sottoposta a cure intensive. Il principio di annegamento accade dopo che domenica scorsa un bimbo sempre di origini straniere è morto in una piscina pubblica di Brescia. Una inchiesta è stata aperta per appurare le cause del decesso e se ci sono responsabilità da parte dei familiari, degli assistenti bagnanti e dei gestori dell’impianto. Ieri, questa volta a Desenzano del Garda, si è registrato anche un altro annegamento. La vittima è un ragazzo di nazionalità ivoriana di 22 anni, che si trovava su un pedalò preso in affitto e che non sapeva nuotare. Indossava, come legge prevede, un giubbetto di salvataggio che, per motivi che saranno appurati, gli si è sfilato. Sul posto c’erano la Guardia Costiera, i Vigili del Fuoco e il 118. Quando lo sfortunato giovane è stato recuperato era già morto.