Perizia psichiatrica per l’imputato

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Inizierà il 22 dicembre in carcere la perizia psichiatrica su Kadrus Berisha, il 60enne serbo a processo in Assise per avere ucciso a coltellate la ex, Viktoriia Vovktorub, poi sepolta nel giardinetto incolto di una bocciofila abbandonata nel quartiere Primo maggio. Era il 4 novembre 2020.

I giudici - presidente, Roberto Spanò - hanno affidato l’incarico di una perizia senza precedenti in sedi processuali italiane a un esperto di neuroscienze, il professor Giuseppe Sartori, docente all’Università di Padova, chiamato a pronunciarsi sulla possibilità di un’anomalia genetica correlata all’aggressività. L’imputato presenta i "geni di vulnerabilità dell’encefalo, da interpretare come fattori di rischio" ha detto in aula Sartori. Coaudiuvato da altri tre ausiliari, in 75 giorni il professore dovrà accertare se Berisha al momento del femmincidio fosse capace di intendere e di volere e se sia capace di stare a giudizio. Non solo. Tra i quesiti posti, anche appunto quello relativo a "eventuali psicopatologie o anomalie del cervello di natura genetica, e in caso positivo...se siano idonee ad alterare il comportamento". L’accertamento era stato sollecitato dalla difesa -gli avvocati Mauro Bresciani e Alessandro Bertoli - che avevano chiesto un’analisi neuroscientifica volta a ricercare il cosiddetto “gene guerriero“, che predispone alla violenza. E l’istanza è stata accolta dalla Corte.

Il corpo di Viktoriia, barista e badante in attesa di regolarizzazione, due figli di 17 e 20 anni, era stato recuperato il 13 novembre interrato, a cinquanta metri dalle finestre di casa dell’ex. A farlo ritrovare era stato proprio l’imputato, che non ammise il delitto, confessato solo lo scorso settembre in apertura di processo. Per il pm Donato Greco, che contesta l’omicidio pluriaggravato dalla premeditazione, dai motivi abietti,dalla crudeltà e dalla concomitanza di stalking e maltrattamenti, oltre che l’occultamento di cadavere, la badante è stata massacrata con un colpo in testa e 14 coltellate al torace, di cui 4 mortali, nel salotto della casa dell’ex in cui la coppia aveva convissuto fino all’estate precedente, prima che la donna rompesse la storia. Ieri sono state sentite amiche e conoscenti di Viktoriia, che hanno confermato la tesi accusatoria - Berisha era geloso e manesco, sia durante la relazione sia dopo - e in un’occasione l’avrebbe anche ferita ai polsi con cocci di bottiglia. Lei però non ha mai raccontato dell’aggressione con nessuno: riferì di essersi tagliata le vene. Si riprenderà il 23 marzo 2022.