Padre e figlia morti nello schianto in moto

Tragedia sulle strade del Cremonese: Danilo e Chiara Ghitti finiscono contro un’auto all’incrocio. Inutile ogni tentativo di rianimazione

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Ancora sangue all’incrocio maledetto tra la Sp 33 e la Sp 27 a Pieve San Giacomo. Danilo Ghitti, 55 anni, e la figlia Chiara di 26 sono morti sul colpo dopo che la moto su cui viaggiavano si è scontrata con un suv Volvo condotto da un 59enne di Casalmaggiore che viaggiava con il figlio 19enne. Le due vittime, di Travagliato, stavano procedendo lungo la provinciale 27 da Derovere verso Pieve San Giacomo, alla guida Danilo Ghitti che con la figlia Chiara condivideva la passione per le due ruote. La moto giunta all’incrocio per immettersi sulla 33 si è scontrata violentemente con il suv che viaggiava lungo la 33 verso Cicognolo: l’impatto è stato inevitabile, forse all’origine la mancata precedenza della moto, ma la dinamica rimane al vaglio degli agenti della polstrada. La moto con a bordo padre e figlia è finita nel fossato a lato della carreggiata mentre loro sono stati sbalzati a diversi metri di distanza. Il suv ha fatto un testacoda, andando letteralmente a sfondare il guardrail del ponte su un canale, rimanendo in bilico nel vuoto (foto).

Sul posto sono scattati subito i soccorsi con l’intervento del personale del 118 di Cremona, dei vigili del fuoco e della Polizia stradale, in appoggio anche una pattuglia dei carabinieri. Invano i soccorritori hanno cercato di rianimare padre e figlia, per Danilo e Chiara non vi è stato nulla da fare. Ferite lievi sono state riportate dagli altri due coinvolti nello scontro. Quell’incrocio da anni è teatro di incidenti, come ha sottolineato anche il sindaco di Pieve San Giacomo, Silvia Genzini, che è andata sul luogo dell’incidente: "Qui tutti gli anni c’è un incidente mortale, la Regione ha finanziato una rotatoria, ormai il problema è urgente. È gravissimo". Sempre a questo incrocio tre anni fa si verificò un incidente in cui perse la vita la moglie dell’allora comandante del nucleo operativo dei carabinieri, il maggiore Claudio de Leporini, rimasto anch’egli ferito nello scontro.

Daniele Rescaglio