Ospitaletto, maxi esercitazione per 250 unità cinofile

In azione quaranta gruppi provenienti da tutta Italia

Ospitaletto, maxi esercitazione per 250 unità cinofile

Ospitaletto, maxi esercitazione per 250 unità cinofile

Brescia, 9 settembre 2019 - Tre giorni passati ad esercitarsi su campi macerie, in luoghi impervi, in aziende dismesse, cave non più utilizzate, ville ammalorate dal tempo e nel lago d’Iseo. Oltre 250 unità cinofile a “sei zampe”, composte da cane e conduttore, una quarantina di gruppi da tutta Italia, 250 volontari da una trentina di gruppi del Bresciano, mezzi della colonna mobile della Protezione Civile di Brescia, associazioni di volontariato tra cui l’Ana e i carabinieri in congedo, rappresentanze del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e del Coordinamento Volontari Bresciani, esperti della GdF e dell’Aeronautica militare oltre che dei Vigili del fuoco, freddo, sole, pioggia e tanta voglia di prodigarsi per il prossimo.

Questo è il bilancio dell’ «esercitazione U.C.I.S (Unità Cinofile Italiane Soccorso) Ospitaletto 2019», che ha portato nel Bresciano cani e gruppi di Pc da tutta Italia: il più a sud dalla Sicilia e il più a nord, dalle Dolomiti e del Friuli. «Questo e molto altro è stato Ospitaletto 2019 – ha commentato Davide Salvi, caposquadra dei cinofili del Gruppo comunale di Protezione Civile di Ospitaletto e consigliere nazionale – un’esercitazione che resterà nelle nostre memorie. Abbiamo impiegato oltre 40 gruppi in 41 scenari da Montecampione passando per Pisogne nel campo macerie del Soccorso Sebino, la ex cava Italcementi oggi Rossi di Capriolo la Valle Trompia, Castenedolo, Iseo, Paratico, Calcinato, Pontoglio, Palazzolo e molti altri luoghi.

Il meteo avverso venerdì e domenica mattina e variabile sabato non hanno che aggiunto valore. Quando accadono le tragedie, difatti, il tempo non si può comandare. Siamo molto soddisfatti dei risultati». Le esercitazioni, per i volontari della protezione civile e per l’associazione nazionale U.C.IS., che vede nel suo presidente il camuno Bruno Piccinelli, non sono un modo per dimostrare ciò che si sa fare, ma per migliorarsi, confrontarci e imparare a lavorare in sinergia. «I nostri volontari – ha commentato il presidente di U.C.I.S. Bruno Piccinelli- sfruttano queste occasioni per migliorarsi. La nostra associazione vanta il primato di essere il riferimento della colonna mobile nazionale per quanto riguarda la cinofilia, come dimostrano le nostre attività durante il terremoto del centro Italia, all’Aquila e persino all’estero. Questo non significa che siamo “perfetti”. Anzi. Continuiamo a esercitarci per garantire al prossimo il migliore intervento possibile».