Ospitaletto, esplosione nello studio dentistico: la Procura apre un'inchiesta

"Il sovracamice monouso imposto dalle norme anti Covid ha trasformato il professionista in una torcia umana". Ustionate l'assistente e una paziente 14enne

L'esterno dello studio teatro dell'esplosione

L'esterno dello studio teatro dell'esplosione

Ospitaletto, 20 ottobre 2021 - Esplosione nello studio dentistico per lo scoppio di un becco bunsen con un dentista di 44 anni  ricoverato in gravi condizioni al Centro grandi ustionati del Galsini di Genova, la Procura di Brescia, con il sostituto procuratore Teodoro Catananti, ha aperto un'inchiesta per capire le cause dell'esplosione che ha ferito anche un'assistente alla poltrona, che ha riportato ustioni, e una paziente di 14 anni ferita in modo lieve.

L'incidente si è verificato ieri alle 17 nello studio Sorriso amico di via Zanardelli 12/D a Ospitaletto, a 15 chilometri dal capoluogo. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri  di Chiari, il dentista – che risulta essere un collaboratore dello studio, di cui sono titolari marito e moglie, non presenti al momento dell'incidente – stava appunto trattando la giovanissima paziente, affiancato da un'assistente alla poltrona. L'uomo stava usando la lampada riscaldante quando forse per un malfunzionamento gli è scoppiata praticamente in faccia. Importanti le ustioni di secondo e terzo grado: al volto, al collo, al torace, all'addome e agli arti superiori. Il 44enne è stato portato al Civile di Brescia prima di esserre intubato e trasferito al Gaslini. Hanno riportato invece bruciature di secondo grado, al volto e al torace, l' assistente, e di primo grado, al viso e a una mano, la giovane paziente.  

"Dramma causato dal sovra camice prescritto dalle norme anti Covid"

L'infortunio capitato ieri nello studio dentistico Sorriso amico di Ospitaletto, nel quale per colpa dello scoppio di una lampada riscaldante un dentista 45enne è rimasto ferito gravemente, ha suscitato allarme e interrogativi nella categoria: "Si tratta di un evento senza precedenti - dice il presidente dei dentisti Bresciani Gianmario Fusardi - ll dramma si è scatenato per colpa del sovra-camice, il dispositivo monouso in Tnt che il collega indossava come prescritto dalla norme anti-Covid imposte agli studi in occasione della riapertura dopo il lockdown. Il materiale plastico, altamente infiammabile, lo ha trasformato in torcia umana. Alla luce di un fatto simile, che avrebbe avuto ben altre proporzioni in assenza di questo dispositivo, impone una discussione urgente sulla sicurezza di tali strumenti".