"Ora basta coi rincari" I carrelli restano vuoti

Brescia, protesta davanti al supermercato di quartiere "Stanchi di dover scegliere se mangiare o pagare le bollette"

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Carrelli vuoti in fila davanti al supermercato di un quartiere, per protestare contro i rincari. Parte da via Milano l’onda contro l‘aumento dei prezzi dei generi alimentari e delle bollette di energia e riscaldamento, con un’iniziativa simbolica promossa da associazione Diritti per tutti, centro sociale Magazzino 47, confederazione Cobas, Collettivo gardesano autonomo. "La composizione eterogenea dei presenti – spiega Umberto Gobbi, per Diritti per tutti –, che comprende italiani, migranti, cittadini italiani di origine migrante, lavoratori e persone in cerca di occupazione, è la testimonianza di come i problemi siano trasversali. Siamo a chiedere diritti e dignità".

I conti sono presto fatti. "Lo zucchero è aumentato del 69% – fa i conti Mara – ma lo stesso si può dire per tutti i generi alimentari". Stesso dicasi per le bollette di elettricità e gas, che pesano come un macigno sui bilanci famigliari. "Ci sono persone che devono scegliere tra pagare le bollette e l’affitto – sottolinea Gobbi –. Nelle prossime settimane metteremo in campo altre iniziative per chiedere a chi gestisce le utenze, come A2A, di non procedere ai distacchi per chi non riesce a pagare le bollette". Il cortocircuito sfocia poi negli sfratti, con accessi degli ufficiali giudiziari che a Brescia si registrano ormai ogni settimana. Il comune di Brescia si è attivato con un suo tavolo (quello della Prefettura non viene è stato depotenziato) per cercare di trovare delle mediazioni nei casi di morosità incolpevole: nei prossimi giorni, ad esempio, è in calendario un incontro con una coppia italiana di invalidi, residenti in una casa Aler, disponibili a rientrare della morosità pregressa.

"Ma c’è anche il problema del reperimento degli alloggi, soprattutto da parte di famiglie con minori e di origine migrante – aggiunge Gobbi – come certificato anche da una ricerca sul mercato immobiliare bresciano da parte dell’Agenzia della casa, non ci sono case disponibili per chi ha un reddito medio basso. Anche l’ultimo bando per case di proprietà di Aler e del Comune ha messo a disposizione 120 alloggi, contro i 200 degli anni precedenti. Il Governo? Aveva promesso che avrebbe affrontato la questione bollette, invece è intervenuto sui rave".

Federica Pacella