Agguato da Frank, esclusa la pista del giro di usura

La Finanza ha concluso gli accertamenti sulle disponibilità economiche dei coniugi. Sotto la lente in particolare c’era un «tesoro» in contanti di 844mila euro recuperato dalla Mobile FOTO - Agguato alla pizzeria 'Frank' - I funerali di Frank e Vanna - Arrestati i due killer - Lo scooter dell'agguato

Francesco Seramondi, 65 anni, e la consorte  Giovanna  Ferrari, di due anni più giovane

Francesco Seramondi, 65 anni, e la consorte Giovanna Ferrari, di due anni più giovane

Brescia, 31 ottobre 2015 - E' prossima alla conclusione l’indagine sul duplice omicidio di Francesco «Frank» Seramondi, il 12 agosto ucciso a colpi di fucile a canne mozze con la moglie Giovanna Ferrari nella pizzeria-briocheria da asporto in via Valcamonica. La Finanza ha concluso gli accertamenti sulle disponibilità economiche dei coniugi. Sotto la lente in particolare c’era un «tesoro» in contanti di 844mila euro recuperato dalla Mobile tra l’abitazione dei pizzaioli e cassette di sicurezza intestate al figlio delle vittime, Marco, a un parente e a un’impiegata. Il sospetto era che il movente dell’esecuzione non si risolvesse nelle ragioni di concorrenza sleale addotte dal killer – il pizzaiolo pakistano Adnan Muhammed, in cella con il complice indiano Singh Sarbjit e due presunti comprimari, i connazionali Santokh Singh, sospettato di avere aiutato l’assassino a trovare il fucile, e Gurjit Singh, colui che l’avrebbe fornito  -  ma che nascondesse altro, un giro di usura o riciclaggio per esempio. Gli accertamenti hanno tuttavia escluso queste ipotesi. Quel tesoretto per la polizia e il pm Valeria Bolici è guadagno in nero dei Seramondi, che avevano organizzato una sorta di contabilità ripartendo le banconote in buste poi contrassegnate da una data.

di B.RAS.