Omicidio Marilia, la mamma: "Come Manuela, carcere a vita per quegli amanti bugiardi"

La mamma della hostess uccisa 5 anni fa

Claudio Grigoletto con Marilia Silva Rodrigues Martins

Claudio Grigoletto con Marilia Silva Rodrigues Martins

Brescia, 30 agosto 2018 - Marilia Silva Rodrigues Martins, 29enne hostess brasiliana, il 30 agosto del 2013 viene trovata morta negli uffici della Lk aviation di Gambara. Ammazzata dal suo amante, l’ex pilota Claudio Grigoletto, titolare della Lk, sposato e padre di due bimbe, dal quale aspettava un figlio. L’assassino è stato condannato a 30 anni di carcere dalla Cassazione, a conferma della sentenza d’appello che aveva ridotto la pena dell’ergastolo inflitta in primo grado. A distanza di cinque anni, la madre ricorda tutta la sofferenza: «Lui ha sempre mentito e continua a farlo». E un pensiero va a Manuela Bailo, anche lei vittima dell’amante.

Marilia come Manuela. «E purtroppo la ragazza di Nave non sarà l’ultima a finire così. Uccisa da uomini che non sono definibili uomini, né tantomeno animali, perché sono molto peggio. Inventano montagne di bugie e poi si cavano d’impaccio da situazioni ingestibili ammazzando, e rubando la vita agli altri. Ce ne sono sempre di più». Natalia Silva è la madre di Marilia Silva Rodrigues Martins. Il corpo della giovane hostess brasiliana fu rinvenuto coperto di fogli di giornale intrisi di ammoniaca, in parte bruciato, goffo tentativo di distruzione non riuscito. Nell’ufficio erano stati manomessi i bulloni della caldaia e la stanza era satura di gas.<

«Voleva rovinarmi», confessò l’assassino, titolare della Lk, sposato,  padre di due bimbe e in attesa di un terzo figlio da Marilia. La moglie all’oscuro di tutto. Poche ore dopo il delitto si recò  a fare lezioni di volo come nulla fosse. A distanza di cinque anni Natalia ha ancora la voce rotta di pianto: «Non passa giorno senza che pensi al mio angelo – dice rispondendo al telefono da Uberlandia, città del Brasile, dove vive con la figlia minore - . Io ce l’ho davanti agli occhi sempre così: sorridente, luminosa. So che adesso sta bene dopo tanta sofferenza. E dire che quel bugiardo sosteneva di amarla. Mentiva. Io Marilia la tengo nel cuore». Natalia ha seguito con apprensione la vicenda di Manuela Bailo uccisa dal collega e amante Fabrizio Pasini. Alcuni tasselli sono ancora da ricostruire, anche se il 48enne, ex sindacalista Uil, in cella per omicidio volontario e occultamento, ha confessato. «Di Manuela ho appreso dai giornali italiani che leggo sempre su Internet – racconta -. La sua storia mi ha profondamente toccata perché mi ha fatto rivivere dall’inizio alla fine tutti quei giorni terribili dell’estate 2013. Ho subito pensato alla madre e mi sono rivista io allora. L’unica differenza è che Manuela non era incinta. Questi uomini devono rimanere per sempre in carcere. Prego spesso per Manuela e la sua povera mamma». Grigoletto il 17 aprile 2014 fu condannato in primo grado all’ergastolo per omicidio premeditato, procurato aborto e tentata distruzione di cadavere. Eliminò Marilia, incinta di 4 mesi, attirandola in trappola, sentenziarono i giudici. L’11 settembre 2015 la sentenza fu riformata in appello a 30 anni e la Cassazione nel febbraio 2017 ha confermato.

Stando al suo legale, l’avvocato Luca Ricci del Foro di Monza, l’ex pilota nel carcere di Bollate aveva intrapreso un chiaro percorso di riabilitazione devolvendo gran parte del suo stipendio da recluso alla famiglia di Marilia. Ma Natalia nega: «Mentiva allora e continua a mentire adesso. Non ho mai ricevuto un euro, e di questo aspetto ho incaricato un avvocato che ne occuperà. Grigoletto non mi ha mai chiesto nemmeno scusa. Di quel che ha fatto risponderà alla sua coscienza e a Dio. Io a differenza di mia figlia minore l’ho perdonato perché voglio andare avanti. Ma mi ha rovinato la vita. E spero la legge sia inflessibile. Con lui come con l’assassino di Manuela».