Omicidio Marilia, arriva la perizia: "Grigoletto era capace di intendere"

"Incapace di intendere e di volere? Ma quando mai. Grigoletto era sanissimo, dopo l’omicidio è andato a fare regolarmente lezione di volo e a scattarsi delle foto con le sue figlie" di Beatrice Raspa

Claudio Grigoletto e Marilia

Claudio Grigoletto e Marilia

Brescia, 3 settembre 2015 - Claudio Grigoletto quando ha ucciso la sua segretaria e amante, Marilia Rodrigues Silva Martins, la donna da cui aspettava un figlio sebbene fosse sposato e con due bimbe, era capace di intendere e di volere. Non ha dubbi il professor Sergio Monchieri, il perito nominato lo scorso maggio dalla Corte d’assise d’appello di Brescia per esaminare lo stato di salute mentale del pilota che il 29 agosto 2013 a Gambara strangolò la bella brasiliana. Ieri è stato depositato l’esito della perizia, cinquanta pagine nelle quali il 34enne viene descritto dall’esperto come lucido e non affetto da alcun disturbo patologico in grado di inficiarne la consapevolezza dei comportamenti. Già condannato all’ergastolo, Grigoletto è dunque imputabile e adesso dovrà rispondere anche davanti ai giudici di secondo grado di omicidio premeditato, tentata soppressione di cadavere e procurato aborto. A sollecitare l’esame psichiatrico era stata la difesa, rappresentata dall’avvocato Luca Ricci del foro di Monza, che in sede di apertura del processo d’appello aveva sollevato dubbi sull’imputabilità del proprio assistito. 

Stando al legale, i referti medici tratteggerebbero il pilota come «un soggetto afflitto da gravi disturbi della personalità. Era provato fosse un mentitore patologico, presentava caratteristiche del disturbo narcisistico, gli veniva diagnosticata una personalità bipolare» aveva scritto Ricci nel ricorso. In questo quadro, rilevava l’avvocato, «ben si inseriscono le condotte poste in essere nel periodo antecedente e successivo al delitto», a partire dal «fortissimo stress che Grigoletto stava vivendo dal luglio 2013 con la nascita della secondogenita, il lavoro che stentava a decollare, le difficoltà finanziarie. E Marilia, con cui aveva iniziato una relazione in un delirio di onnipotenza». Per la Corte d’Assise però l’uomo pianificava da almeno un mese l’eliminazione dell’amante, ormai ritenuta troppo scomoda e ingestibile. La prima a non aver mai creduto ai disturbi mentali del 34enne è sempre stata la madre della vittima: «Incapace di intendere e di volere? Ma quando mai. Grigoletto era sanissimo, dopo l’omicidio è andato a fare regolarmente lezione di volo e a scattarsi delle foto con le sue figlie» era stato il commento di Natalia Silva in merito alla richiesta di perizia.