Omicidio Manuela Bailo, il grido dal carcere dell'ex amante: "Non le ho tagliato la gola"

Il suo difensore potrebe richiedere una perizia psichiatrica per valutare le condizioni mentali al momento del delitto

Fabrizio Pasini, l'ex amante di Manuela Bailo

Fabrizio Pasini, l'ex amante di Manuela Bailo

Brescia, 4 settembre 2018 - Dal carcere di Canton Mombello, Fabrizio Pasini ha avuto modo di pensare a quanto commesso la notte tra il 28 e il 29 luglio nella casa dei genitori a Ospitaletto, in provincia di Brescia. Al momento in cui ha ucciso Manuela Bailo, la 35enne collega di lavoro alla Uil e amante.

"Lo giuro, non le ho tagliato la gola", ha detto il sindacalista al suo difensore, l'avvocato Pietro Paolo Pettenadu. Non ha mutato un solo elemento della versione fornita agli inquirenti nella notte della confessione, il 19 agosto, dopo due settimane trascorse in vacanza in Sardegna con moglie e due figli. "L'ho spinta ed è caduta dalle scale, ma non volevo ucciderla", ha ripetuto Pasini negando di aver sgozzato la ragazza con la quale si frequentava da due anni. Il legale nelle prossime ore potrebbe chiedere una perizia psichiatrica per valutare le condizioni mentali al momento del delitto.

(fonte AGI)