Omicidio Fantoni, affidata la perizia psichiatrica per Pavarini

Sarà Marco Lagazzi a valutare di nuovo lo stato del 34enne condannato all’ergastolo per aver massacrato la donna

Sarà Marco Lagazzi, psichiatra forense di Milano, a valutare nuovamente lo stato di Andrea Pavarini, il 34enne di Bedizzole già condannato all’ergastolo per avere stuprato, massacrato a calci e pugni e strozzato nel parco pubblico del paese Francesca Fantoni, 39 anni, affetta da ritardo mentale. L’omicidio risale al 20 gennaio 2020. Ieri la Corte d’appello - presidente, Giulio Deantoni - ha affidato l’incarico al perito accogliendo la richiesta dell’avvocato Ennio Buffoli, che assiste l’imputato, secondo cui il giardiniere, affetto a suo dire da una semi-infermità, andava sottoposto a nuovi test, anche con l’ausilio delle neuroscienze. I giudici hanno dato tempo allo psichiatra fino al 17 giugno - la prossima udienza sarà il 24 seguente - per effettuare una visita diagnostica di Pavarini, il quale in fase d’indagine ammise il delitto, pur non confessando mai il movente sessuale, ma ritrattò davanti all’Assise. "Sono stati i romeni", dichiarò. Per Sergio Monchieri, incaricato della perizia eseguita con incidente probatorio, quando uccise Francesca pur soffrendo di un lieve ritardo cognitivo era nel pieno delle sue facoltà. Per il consulente della difesa, Giacomo Filippini, è invece vero il contrario. Alla luce della doppia valutazione e delle dichiarazioni di Pavarini nelle varie fasi processuali, "esaminato in particolare il suo comportamento quale manifestatosi nella condotta omicida e nelle condotte immediatamente seguenti, nonché nella caserma dei carabinieri dove venne trattenuto assieme ai familiari... - recita il quesito - dica se nel momento in cui ha commesso il fatto fosse per infermità in tale stato di mente da scemare grandemente la capacità di volere".B.Ras.