REDAZIONE BRESCIA

Niente di fatto per la metropolitana. Confermato il taglio di tre milioni

Bocciato alla Camera il tentativo di salvataggio del deputato bresciano Pd

Niente di fatto per la metropolitana. Confermato il taglio di tre milioni

I fondi passano da 10 a 9 milioni ogni anno per i prossimi tre anni La Finanziaria farà perdere a Brescia tre milioni

Niente di fatto per la metro bresciana: resta confermato il taglio da 10 a 9 milioni. L’emendamento proposto dal deputato bresciano Gian Antonio Girelli (Pd) per mantenere i 10 milioni di fondi destinati alla metropolitana di Brescia è stato bocciato in Commissione Trasporti della Camera. La misura, se approvata, avrebbe evitato un taglio di un milione all’anno nei prossimi tre anni previsto dall’attuale Finanziaria, che ridurrebbe appunto i fondi da 10 a 9 milioni l’anno.

"Rivolgo a tutti i parlamentari bresciani, di ogni schieramento, un appello per fare fronte comune nel sostenere l’emendamento che verrà riproposto alla prossima Commissione Bilancio – è stata la reazione del vicesindaco di Brescia e assessore comunale alla Mobilità Federico Manzoni – La norma, che prevede un contributo di 10 milioni di euro l’anno da parte del ministero dei Trasporti per la metropolitana di Brescia approvata dal Parlamento nel 2020 fu il frutto di un grande sforzo da parte di tutti i deputati bresciani, che produsse un ottimo risultato per la città. Auspico che, anche in questo caso, si possa tornare a lavorare insieme nell’interesse della comunità bresciana, al fine di difendere la volontà chiaramente espressa dal Parlamento nel 2020".

Se dovesse essere approvata la Tabella della manovra, nei prossimi tre anni Brescia perderà in tutto 3 milioni. Il contributo di 10 milioni era stato ottenuto nel 2020 e aveva sanato l’anomalia bresciana per cui il Comune riceve fondi insufficienti a garantire tutta la spesa per il Tpl, tanto da dover usare risorse proprie per 8,5 milioni all’anno. Dopo la doccia fredda di un taglio inatteso era intervenuto il sindaco Laura Castelletti.

"Modificare con una Tabella una norma voluta dal Parlamento è legittimo – aveva detto all’indomani della notizia – ma molto irrispettoso dei territori. Stupisce poi che il taglio previsto per Brescia non sia lineare bensì selettivo. E dunque figlio di una precisa scelta del Governo che toglie a Brescia il 10% e a Milano, mentre mantiene integralmente gli stanziamenti, ad esempio, per Torino e Napoli".

Federica Pacella