Lo svuotamento delle classi, frutto del calo demografico, non dovrebbe creare particolari ripercussioni sui numeri del personale scolastico. "Abbiamo sempre un 35% di precari – sottolinea Augusta Celada, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale – il calo degli alunni, soprattutto alla primaria, non creerà, in generale, problemi di collocamento". Vero è che la carenza non è generalizzata, ma si concentra in ambiti come il sostegno e le classi di concorso legate alle materie scientifiche. Nel Bresciano si conta che tra pensionamenti e mobilità per il 2022-2023 manchino 1000 docenti di sostegno, di cui quasi la metà alle secondarie di primo grado.
CronacaNessun taglio del personale