Nel corso del 2021 la mortalità è aumentata del 35%

Mortalità generale aumentata del 34,7% in Ats Brescia tra febbraio 2020 e giugno 2021, del 42,8% in Ats Bergamo. "Questo è l’effetto della pandemia – illustra Giovanni Maifredi, UO Epidemiologia Ats Brescia, coinvolta nello studio “Vices-smire“ del professor Mantovani – in cui rientra anche chi è morto d’infarto perché non è riuscito a prendere l’ambulanza". "L’eccesso eclatante di mortalità è tra marzo e maggio 2020 – approfondisce Alberto Zucchi, direttore del servizio epidemiologico di Ats Bergamo – a livello statistico, la parte più significativa riguarda soggetti che avevano una fragilità complessiva: Covid ha anticipato decessi che sarebbero avvenuti entro qualche mese". Altro effetto della pandemia è stata la riduzione dei ricoveri: -33% quelli programmati, -9,1% quelli urgenti a Brescia, -11,5% a Bergamo. Lo studio ha smontato anche alcune leggende, come quella secondo cui c’erano già avvisaglie del virus già a fine 2019: l’unico segnale significativo è stato registrato in Ats Brescia a Orzinuovi tra il 25 e 19 febbraio 2020.

Molti, invece, sono i bresciani e bergamaschi che hanno provato a curarsi con clorochina e idrossiclorochina: a fronte di un calo generico di farmaci, è aumentato del 27% l’uso di antiparassitari, insetticidi e repellenti.

Federica Pacella