Morta Nadia Toffa, Brescia piange la sua Iena

La famiglia, la tv locale e i vecchi amici: il dolore di un’intera città

Nadia Toffa

Nadia Toffa

Brescia, 14 agosto 2019 - Brescia si stringe attorno alla famiglia di Nadia Toffa. Perché la Iena Nadia era figlia della Leonessa d’Italia. E ieri, alla notizia che la conduttrice televisiva aveva perso la sua battaglia contro il cancro, l’intera città è piombata in un profondo dolore. Sgomenta. Perché Nadia aveva fatto vedere con quanto coraggio aveva deciso di combattere “il bastardo” come lo chiamava lei.

Da maggio era ricoverata nella struttura di lungodegenza Domus Salutis di Brescia, che sorge poco distante dalla casa della sua famiglia a Mompiano, dove i Toffa sono molto conosciuti. Quando ha capito di essere in condizioni gravi, ha scelto di tornare nella sua città, lasciando Milano dove viveva assistita dalla madre, che ha voluto restarle accanto sia quando è stata operata sia quando si è sottoposta alla chemioterapia. Le cure le avevano fatto perdere i capelli ma non il suo sorriso, la forza e la voglia di vivere. Nel 2018 Nadia è stata eletta “Personaggio bresciano dell’anno” al museo della fotografia, dove è stata ritratta dal fotografo del Giorno Filippo Venezia. «L’ultima volta che l’ho vista è stata al premio, lo scorso anno – ha spiegato Filippo Venezia –, era allegra e sorridente ed emanava una fortissima voglia di vivere, come mostrano le foto in cui l’ho ritratta, forse le ultime sue ufficiali qui nel Bresciano. La ricordo bella come in quel giorno, ma anche ragazza alle conferenze stampa, quando lavorava a Rete Brescia. Era già piena grinta».

Ieri sono stati tanti a dedicarle un pensiero. Anche il suo primo capo, Ignazio Baresi, patron dell’emittente Rete Brescia insieme al padre e alla famiglia. «Abbiamo lavorato insieme per anni – ha scritto Baresi su Facebook –. Tu Nadia già allora avevi il passo più svelto, ricordo la diretta in Piazza Duomo a Milano, davanti a migliaia di persone, la prima tua apparizione importante, che hai condotto a fianco di Marco Balestri, con una disinvoltura e semplicità disarmanti, eri l’unica persona sulla quale avevano timori ed eri stata la migliore, tu hai sempre corso più di chi avevi vicino, ti è bastato come sempre meno tempo, anche per raggiungere le dimensioni superiori. Il tuo sorriso ci accompagnerà dal cielo». La conduttrice è stata ricordata anche dal giornalista Marco Recalcati, con cui recentemente aveva intessuto una rinnnovata amicizia. «Ho conosciuto Nadia ai tempi di Rete Brescia – le sue parole – ma l’ho ritrovata nel 2016 quando è stata ospite a una trasmissione in cui si parlava di alimentazione e salute. Non sapeva ancora di essere malata, suppongo. Aveva detto di avere imparato a mangiare meglio grazie al suo lavoro. Credo che la sua inchiesta sulle passate di pomodoro orientali rimarrà nella storia. Fece un lavoro eccellente. Ho parlato di lei ieri con un altro grande volto bresciano delle tv nazionali, Monica Gasparini, che si è detta molto triste per Nadia, con cui condivide le origini essendo lei di Mompiano».

Hanno voluto esprimere il loro cordoglio anche il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, il presidente della Regione Attilio Fontana e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per tutti Nadia era «una guerriera» e «resterà un’icona». Ieri nel pomeriggio il feretro è stato traferito al teatro santa Chiara dalla Domus Salutis, dove ha ricevuto il saluto privato della famiglia. La camera ardente è stata presa d’assalto da bresciani e vip come Omar Pedrini che si è presentato con una rosa bianca tra le mani e ha spiegato che da «15 giorni non rispondeva più ai messaggi». Il funerale di Nadia si terrà in Duomo venerdì alle 10.30. E sarà celebrato da don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano in provincia di Napoli che Nadia aveva conosciuto durante le sue inchieste nella Terra dei Fuochi. La camera ardente oggi e domani sarà aperta dalle 9 alle 22.