Operatrice uccisa a coltellate, folla ai funerali: "Sapeva di correre dei rischi"

Don Fulvio Ghirardi durante l'omelia dei funerali di Nadia Pulvirenti: "Lei credeva negli altri e vedeva del buono nel suo paziente"

La scientifica a Cascina Clarabella, dove è stata uccisa Nadia Pulvirenti

La scientifica a Cascina Clarabella, dove è stata uccisa Nadia Pulvirenti

Castegnato (Brescia), 27 gennaio 2017 - "Nadia è una martire, forse avrebbe sorriso se avesse sentito questa definizione ma è così. Ha donato la vita per amore degli altri". Don Fulvio Ghirardi ha ricordato così nella propria omelia Nadia Pulvirenti. In una chiesa gremita a Castegnato, il sacerdote ha celebrato i funerali della terapista di 25 anni uccisa a coltellate da un suo paziente all'interno della Cascina Clarabella, nei pressi di Iseo.

"Non possiamo parlare di una fatalità - ha detto il sacerdote - con le sue scelte Nadia sapeva dei rischi che correva. Lei credeva negli altri e vedeva del buono nel suo paziente. Bisogna trovare il senso di pietà nei confronti di chi ha commesso questo gesto". "Ci hai insegnato tanto adesso ti chiediamo l'ultima cosa: insegnaci a perdonare questo mondo che togliendoti a noi ci sta facendo male, ma nel quale dobbiamo continuare a vivere" ha aggiunto in lacrime Andrea Pulvirenti, fratello della donna uccisa.